È ricca la tradizione dei presepi nella valle del Chiese

Quello vivente di Brione è il più grande del Trentino: andrà in scena il 26 dicembre

I presepi sono una tradizione nella Valle del Chiese, la destinazione turistica del Trentino Occidentale posta tra il Lago d’Idro e le Dolomiti di Brenta.
Assolutamente unico è il Presepe vivente di Brione. È il più grande del Trentino e quest'anno andrà in scena il 26 dicembre nel borgo adagiato su un poggio panoramico sopra Condino.
L'evento, coinvolge 150 figuranti, una cinquantina di collaboratori e migliaia di visitatori.
Oltre alla sfilata per le vie del paese, si possono ammirare pastori, legionari, musicisti, raffigurazioni di antichi mestieri e la Scena della Natività.
La proposta si lega con quella del vicino Mercatino di Natale di Cimego, caratterizzato dalla presenza delle Streghe, che sarà aperto sino all’otto gennaio.
 
Il 23 dicembre, a Pieve di Bono, nella frazione di Strada, si tiene l'ormai tradizionale «Natale in... Strada» giunto all’undicesima edizione.
All'imbrunire i lampioni si spengono, il paese resta illuminato solo da candele e dalle luci degli addobbi. In un'atmosfera magica si scoprono le bancarelle con gli oggetti di artigianato, i libri usati a prezzi stracciati, i dolciumi e i prodotti gastronomici locali.
Tra questi canederli, le minestre calde, le frittelle di mele e il patao, una sorta di purea arricchito di erbe spontanee e formaggio morbido.
La Banda Musicale di Pieve di Bono, il «Gruppo solo…. Danza» e il «Coro Azzurro di Strada» in centro storico, fino oltre la mezzanotte.
Ed è già la vigilia di Natale.
 
Dal 10 dicembre negli angoli più caratteristici di Storo e delle sue frazioni (Darzo, Lodrone, Riccomassimo) si possono ammirare decine di presepi.
Tra questi quello tradizionalmente realizzato a Spenigol, in una delle sei contrade di Storo, ricco di decine di casette e di figuranti di legno, tutti scolpiti e dipinti a mano, talvolta mossi da ingegnosi meccanismi, realizzati con materiali naturali o di riciclo: rami, pigne, muschio, pietra, stoffa, tutoli e cartocci del celebre granoturco.
Ma a Storo non poteva mancare un evento dedicato al prezioso granoturco. Così, contestualmente al presepe più originale sarà premiato anche il vincitore del concorso «I Masoi de formantass sui spergoi» (letteralmente i mazzi di pannocchie di sui balconi) riservato alla più creativa esposizione di pannocchie, spiega il presidente della Pro loco di Storo M2, Nicola Zontini.

A Condino i presepi hanno la particolarità di essere realizzati all'interno delle fontane del paese. Ce ne sono di varie dimensioni che propongono scene di vita quotidiana oltre alla Natività. Alcuni sono realizzati con tronchetti di legno.
A Valdaone i presepi sono collocati negli angoli più suggestivi del borgo. D’impatto è la natività proposta a Roncone, dove si possono ammirare una dozzina di sculture di grandi dimensioni realizzate dagli allievi e dagli insegnati della Scuola del legno Le Büsier di Praso.