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Verso il 150° anniversario dell'Unità d'Italia/ 3

L'intervento del sindaco di Trento Andreatta alla conferenza stampa tenuta al Commissariato del Governo

Nel 1961, alle celebrazioni per i cent'anni dell'Unità d'Italia, c'era anche il presidente degli Stati Uniti John Kennedy, che rese omaggio all'Italia con parole non di circostanza.
«Tutto quello per la cui salvaguardia combattiamo oggi - aveva detto - ha avuto origine in Italia. Il Risorgimento segnò il risveglio degli ideali più radicati della civiltà occidentale: il desiderio di libertà e di difesa dei diritti individuali.»

Cito queste illustri dichiarazioni di cinquant'anni fa, pronunciate da un Capo di Stato americano, per uscire dal dibattito forse un po' provinciale che in questi giorni ha avuto come oggetto l'Unità d'Italia.
Occorre ammettere che in passato l'argomento patriottico è stato strumentalizzato, diventando un pretesto per dar voce a una retorica nazionalistica e aggressiva che nulla ha a che fare con il patriottismo vero, inteso piuttosto come attaccamento a un luogo, a una lingua, a una cultura, che però non si intende in nessun modo imporre agli altri.
È stato forse il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a «sdoganare» la parola "Patria", a sottolinearne l'importanza, a rivalutarne i significati.

In questo senso io credo che la festa dell'Unità d'Italia sia anche la festa della cultura italiana, in tutte le sue espressioni, dalla storia alla scienza all'arte.
Non a caso nella notte tricolore i principali musei, il teatro sociale e alcuni edifici pubblici rimarranno aperti.
Io credo che questa iniziativa intenda ribadire che la cultura è la più grande risorsa per il nostro Paese e merita dunque di essere protagonista in queste giornate di festa.

Mi spingo anche oltre: rischieremmo di cadere nella retorica e nella vuota celebrazione nazionalistica se oggi festeggiassimo l'Italia in astratto e non la cultura italiana, l'arte italiana, la storia italiana.
Si aggiunga poi che i molti musei di Trento (quello delle scienze e anche quello del Castello del Buonconsiglio) nascono proprio da collezioni risalenti all'Ottocento più o meno contemporanee all'Unità: questa allora è un po' anche la loro festa.

Alessandro Andreatta
Sindaco di Trento

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