È nata la «Fondazione Museo Storico del Trentino»
Presidente Lorenzo Dellai, consiglieri Guglielmo Valduga, Claudio Martinelli e Alessandra Schiavuzzi. «Una scommessa comune per valorizzare il patrimonio storico del Trentino»
La firma dell'atto costitutivo della
Fondazione e dello Statuto è stata apposta nella sala stampa della
Provincia, dopo la nomina, venerdì scorso da parte della Giunta
provinciale, dei quattro componenti il consiglio di amministrazione
(7 membri) la cui nomina spetta alla Provincia: lo stesso Dellai
quale presidente della Fondazione, il sindaco di Rovereto Guglielmo
Valduga, Claudio Martinelli e Alessandra Schiavuzzi. Del cda fanno
parte anche il sindaco pro tempore di Trento (oggi assente alla
firma perché ricoverato in ospedale), membro di diritto nella sua
qualità di presidente dell'Associazione Museo storico in Trento, il
sindaco di Romeno Stefano Graiff e la presidente dell'Apt Pinè
Cembra Franca Broseghini.
Nella foto, da sinistra: il Presidente Lorenzo Dellai,
il notaio Paolo Piccoli e la vice Presidente Margherita
Cogo.
Secondo lo Statuto, la Fondazione non ha
scopo di lucro ed opera per la valorizzazione della storia della
Città di Trento, del Trentino e dell'area regionale corrispondente
al Tirolo storico, con le seguenti finalità:
a) realizzare e organizzare attività di esposizione permanenti e
temporanee di tema storico, nonché attività di studio, ricerca,
formazione e divulgazione, coinvolgendo la comunità locale e le sue
istituzioni esponenziali anche a carattere associativo;
b) contribuire alla costruzione della storia e della memoria del
Trentino, nelle sue dimensioni istituzionali, sociali, economiche,
culturali nonché territoriali, sia come elementi costitutivi della
identità di Comunità che come risorsa primaria della Comunità
stessa; in tale ambito è perseguita l'esplorazione di nuove
frontiere di ricerca e di divulgazione storica con particolare
riguardo agli approcci interdisciplinari, definendo in tal modo il
profilo della Fondazione in termini di originalità e di
complementarietà rispetto alle altre istituzioni scientifiche e
culturali;
c) contribuire allo sviluppo di una conoscenza storica che sia
fattore culturale di integrazione e di accoglienza, favorendo il
superamento delle contrapposizioni e delle divisioni
nazionalistiche ed ideologiche;
d) promuovere la valorizzazione del pluralismo culturale,
sostenendo anche sinergie organizzate tra i soggetti operanti nel
campo della ricerca storica, nonché la cooperazione con le altre
istituzioni museali operanti nel Trentino e nell'area alpina, in
particolare con i soggetti e le istituzioni dell'Alto Adige/Süd
Tirol e del Tirolo austriaco;
e) raccogliere, conservare e valorizzare collezioni e materiali di
interesse storico.
La durata della Fondazione è illimitata.
I componenti del CdA durano in carica quattro anni. In prima nomina
i componenti designati dalla Provincia, diversi dal presidente
della Fondazione, durano in carica due anni.
Il Collegio dei revisori, che verrà
nominato successivamente, è composto da tre membri effettivi e due
supplenti, scelti tra gli iscritti nel registro dei revisori
contabili, che durano in carica quattro anni e possono essere
riconfermati. Due membri effettivi, tra cui il presidente e uno
designato dalle minoranze del Consiglio provinciale, e un membro
supplente sono nominati dalla Provincia. Un membro effettivo e uno
supplente sono nominati dal Collegio dei fondatori e dei
partecipanti.
Il patrimonio iniziale della Fondazione è
costituito dai beni immobili e mobili, inclusi archivi, biblioteche
e collezioni storiche, e dotazioni finanziarie conferiti dai
fondatori all'atto della costituzione come primo fondo di
dotazione. Tale patrimonio potrà essere successivamente
incrementato da ulteriori conferimenti da parte dei fondatori e
partecipanti; contributi, donazioni, eredità, lasciti, legati ed
erogazioni in genere di altri soggetti pubblici e privati
espressamente destinati ad accrescere il patrimonio della
fondazione; avanzi di gestione. La Fondazione subentrerà in tutti i
rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo all'Associazione
Museo Storico in Trento, compreso quello relativo al personale
dipendente secondo quanto previsto dall'art. 2112 del Codice
Civile.
L'atto costitutivo sottoscritto oggi è
stato firmato dai rappresentanti dei 22 enti e associazioni che
compongono il Collegio dei fondatori e partecipanti: Lorenzo Dellai
per la Provincia autonoma di Trento, Giovanni Battista Faustini
(Museo Storico in Trento), Alessandro Andreatta (Comune di Trento),
Guglielmo Valduga (Comune di Rovereto), Giorgio Dossi (Comune di
Brentonico), Aldo Marzari (Comune di Lavarone), Giampiero Passamani
(Comune di Levico Terme), Gianfranco Zanon (Comprensorio della
Valle di Non), Raffaele Armani (Comprensorio delle Giudicarie),
Cristiano Trotter (Comprensorio di Primiero), Adriano Dalpez
(Camera di commercio), Franco Brighenti (Unione dei Comuni Valle di
Ledro), Alberto Gerosa (Museo Storico Italiano della Guerra di
Rovereto), Ferruccio Pisoni (Trentini nel Mondo onlus), Massimo
Libardi (Centro studi sulla storia dell'Europa orientale), Fiorenzo
Nicolussi Castellan (Centro di documentazione Luserna onlus),
Graziano Lucchi (Fondazione Stava 1985 onlus), Edoardo de Abbondi
(Ordine dei Farmacisti della provincia di Trento), Zeffirino
Castellani (Comunità delle Regole di Spinale e Manez), Raffaele
Zancanella (Magnifica Comunità di Fiemme), Diego Schelfi
(Federazione trentina della Cooperazione), Luciano Fernando
Imperadori (Cassa rurale di Trento).
Oltre al presidente, al Consiglio di amministrazione ed
al Collegio dei fondatori e partecipanti, sono organi della
Fondazione il Comitato d'indirizzo, la Conferenza di
partecipazione, il direttore generale ed il Collegio dei
revisori.
Il Collegio dei fondatori e partecipanti
è composto dal presidente della Fondazione, che lo presiede, e da
un rappresentante per ogni fondatore, partecipante aderente e
onorario. Si riunisce almeno una volta all'anno. Tra i suoi compiti
- oltre alla nomina di due componenti del CdA, un membro effettivo
e uno supplente del Collegio dei revisori, quattro componenti del
Comitato d'indirizzo - vi è l'individuazione degli enti, istituti o
associazioni aventi diritto a designare i componenti del Comitato
d'indirizzo, delibera l'integrazione della Conferenza di
partecipazione, le modifiche dello Statuto, lo scioglimento e la
devoluzione del patrimonio, l'ammissione dei partecipanti onorari e
dei partecipanti, determinando l'entità della partecipazione di
questi ultimi al fondo di dotazione. Può nominare un presidente
onorario della Fondazione, individuato fra le persone che si sono
distinte nei settori di attività della Fondazione.
Il Comitato d'indirizzo è l'organo di
programmazione dell'attività scientifica e culturale della
Fondazione. E' composto da un numero massimo di 20 componenti
nominati dal Consiglio di amministrazione, dei quali: 4 designati
dal Collegio dei fondatori e dei partecipanti; 4 designati dal
Comune di Trento; 4 designati dall'Associazione Museo storico in
Trento onlus; 2 designati dagli enti, istituti o associazioni di
studio e ricerca storica individuati dal Collegio dei fondatori e
dei partecipanti della Fondazione tra i soggetti di consolidata
tradizione presenti sul territorio trentino, di cui uno indicato
dalla Società Trentina di Scienze Storiche; 1 designato dalle
associazioni della memoria in particolare quelle combattentistiche,
d'arma e della resistenza; 1 designato dal Comune di Rovereto; 1
designato dall'Associazione Museo storico italiano della guerra di
Rovereto; 1 designato dall'Università degli studi di Trento; 1
designato dalla Fondazione Bruno Kessler; 1 designato dalla
Fondazione trentina A. De Gasperi. I componenti durano in carica
quattro anni e sono rinnovabili.
Il Comitato d'indirizzo elegge un proprio presidente e
un vice-presidente, cura i rapporti con gli altri
organi della Fondazione, può partecipare senza diritto di voto al
Consiglio di amministrazione. Tra i suoi compiti quelli di
predispone e approvare il Documento annuale di indirizzo, esprimere
pareri e proposte su singole questioni relative ai programmi e alle
iniziative promosse dalla Fondazione, proporre iniziative
culturali, di ricerca e studio; svolgere ogni altro incarico di
natura culturale e scientifica ad esso affidato dal Consiglio di
amministrazione.
La Conferenza di partecipazione viene
convocata e presieduta dal presidente della Fondazione almeno una
volta all'anno al fine di raccogliere pareri, indicazioni e
suggerimenti rispetto alle attività scientifico-culturali promosse
dalla Fondazione stessa e in modo specifico al Documento annuale
d'indirizzo.
Fanno parte della Conferenza di partecipazione i soci iscritti
regolarmente all'Associazione Museo storico in Trento onlus. La
stessa Conferenza può essere allargata su decisione del Collegio
dei fondatori e partecipanti su proposta del Consiglio di
amministrazione in modo da garantirne una maggiore
rappresentatività. E' facoltà della Conferenza di partecipazione
approvare documenti e ordini del giorno da inviare ai competenti
organi della Fondazione.
L'incarico di direttore generale è
conferito dal Consiglio di amministrazione su proposta del
presidente, con contratto a termine di durata quinquennale o sulla
base di altre disposizioni previste dalla normativa provinciale.
L'incarico è rinnovabile.