Verso i 90 anni della fine della Grande Guerra: il Pasubio
Le testimonianze rivivono sul Pasubio rivivono grazie a Trentino e Veneto
È stato sottoscritto stamani presso
il rifugio Papa l'accordo di programma tra Trentino e Veneto per il
recupero delle testimonianza storiche legate alla Prima Guerra
Mondiale. L'intesa tra il Trentino e il Veneto (in particolare, la
Provincia di Vicenza) permetterà una serie di interventi a
camminamenti, trincee e tracce dell'imponente apparato bellico
realizzato sul Pasubio da italiani e austriaci durante il primo
conflitto mondiale. Su queste montagne morirono, durante una
spaventosa guerra di postazioni e trincee, circa 60 mila soldati.
Fu, anche su questo fronte, un vero massacro.
«L'accordo - ha sottolineato la vicepresidente della Provincia
autonoma di Trento, Margherita Cogo, al momento della firma - è un
importante tassello del progetto Grande Guerra avviato in Trentino
da qualche anno e che prevede il recupero dei sentieri e delle
postazioni belliche realizzate in montagna agli inizi del secolo
scorso. Un'operazione che vuole anche recuperare il senso della
Memoria su pagine drammatiche della nostra storia.»
Soddisfatto dell'intesa anche il vicepresidente della Provincia di
Vicenza, Dino Secco, che ha sottoscritto l'accordo per la
controparte veneta.
«Il fatto che due Regioni, Trentino e Veneto, collaborino sotto una
regia unica ad un progetto importante è motivo di soddisfazione,
soprattutto se consideriamo che tra Trentino e Vicenza correva il
tratto di fronte più importante per la Prima Guerra Mondiale.»
L'intesa vede coinvolti anche i cinque comuni del Pasubio (i
trentini Terragnolo, Vallarsa e Trambileno, e i vicini veneti
Posina e Valli del Pasubio) con le Comunità montane «Spettabile
Reggenza 7 Comuni» e «Leogra - Timonchio».
L'accordo di programma per la «Realizzazione di interventi di
recupero, restauro, valorizzazione di beni del patrimonio storico
della Prima Guerra Mondiale del Massiccio del Pasubio, sottoscritto
nella mattinata di oggi presso il rifugio Papa, è la conclusione di
un percorso iniziato negli scorsi anni.
A partire dal 2006, le Comunità Montane Vicentine e la
Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di
Verona, Vicenza e Rovigo hanno avviato contatti con la
Soprintendenza per i beni architettonici della Provincia Autonoma
di Trento per definire possibili modalità di partecipazione e
collaborazione dell'amministrazione provinciale trentina rispetto
alle zone ricadenti nel suo ambito territoriale.
Il fronte della Prima Guerra Mondiale nella zona del Pasubio, sia
di parte italiana che austroungarica, comprendeva un sistema
unitario di opere che si snoda ora, parte in territorio trentino e
parte in territorio veneto. In particolare, il fronte comprendeva i
campi di battaglia del Cosmagnon e delle Sette Croci, il sistema
difensivo dei Denti e Cima Palon, la Galleria Ellison, l'imponente
Strada delle 52 gallerie.
«L'accordo di oggi - ha precisato la vicepresidente Margherita Cogo
- permetterà il recupero dei beni culturali legati alla Prima
Guerra Mondiale della zona del Pasubio e appare come un intervento
di particolare rilevanza culturale. Da tempo la Provincia autonoma
di Trento ha avviato il "Progetto Grande Guerra", suddiviso in nove
aree di intervento. Abbiamo incominciato dal '900 con la Guerra
Bianca in Adamello ed ora passiamo al Pasubio, dopo aver
interessato le principali fortificazioni che ancora oggi si ergono
in territorio trentino.»
L'intesa tra Trentino e Veneto rientra nell'Accordo di programma
del Ministero per i Beni e le Attività culturali e degli Enti
Locali veneti.
«L'intervento - ha continuato Cogo - oltre a risultare urgente
sotto il profilo culturale, appare necessario al fine di una
salvaguardia e corretta lettura delle opere da parte dei numerosi
visitatori che salgono in quest'area durante l'estate. Non a caso
il Progetto Grande Guerra si inserisce nel Progetto Memoria con cui
il Trentino intende riallacciare i fili della storia tra le diverse
generazioni.»
Il quadro economico del progetto prevede una spesa complessiva di
383.770,87 euro, di cui 213.721,18 euro per interventi nel
territorio della Provincia di Vicenza ed 170.049,69 per interventi
in Provincia di Trento.
Gli interventi in Provincia di Trento
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Oggetto
intervento
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Costo presunto
al netto delle spese tecniche
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1
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Recupero della trincea
principale del Dente Austriaco e dell'entrata della Galleria
"Ellison"
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€. 24.679,87
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2
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Recupero manufatti, gallerie
e percorsi del Dente italiano
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€.24.615,54
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3
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Recupero del camminamento
Generale Ghersi
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€.23.976,72
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4
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Recupero manufatti, gallerie
e percorsi di Cima Palon
|
€. 37.831,50
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5
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Recupero manufatti, gallerie
e percorsi di CogoloAlto(2/3 del costo complessivo
dell'intervento)
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€. 7.060,45
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6
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Recupero postazioni di
Saletta Comando
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€. 9.631,11
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7
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Recupero dell'ex cimitero di
guerra italiano della Brigata Liguria e del monumento "Arco
Romano"( VOLONTARIATO)
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€. 19.182,08
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8
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Recupero del monumento "Arco
Romano" dell'ex cimitero di guerra italiano della Brigata Liguria
e
|
€. 23.072,42
|
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Costo totale degli
interventi
|
€.
170.049,69
|
Il finanziamento statale coprirà solo in parte l'onere di
realizzazione degli interventi in territorio trentino. Da qui la
decisione di trovare un'intesa con la Provincia di Vicenza per
l'esecuzione degli interventi di recupero, restauro, valorizzazione
dei beni della Prima Guerra Mondiale previsti dal progetto
nell'area del massiccio del Pasubio. In base all'accordo
sottoscritto oggi, gli interventi saranno realizzati dalla Comunità
Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni (in rappresentanza
anche degli altri enti e soggetti territoriali compresi
dall'accordo di programma), mentre la Provincia Autonoma di Trento
provvederà ad assumersi i costi degli stessi per la parte non
coperta dal finanziamento statale, al fine di assicurare la
completa attuazione del Progetto, per un importo complessivo non
superiore a 100 mila euro e a fornire un supporto tecnico in fase
di esecuzione dei lavori.