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Grande Guerra: a Innsbruck un monumento per i caduti trentini

Inaugurato alla presenza dell'assessore Panizza, che ha annunciato anche una giornata del ricordo per i morti nel conflitto del 14-18



Si è svolta oggi, presso il cimitero di Amras, alle porte di Innsbruck, la cerimonia di inaugurazione di un monumento in memoria dei soldati trentini morti combattendo nelle file dell'esercito austro-ungarico durante la Prima guerra mondiale (nella foto). L'assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza è intervenuto alla cerimonia per ricordare i caduti e parlare di un progetto finalizzato alla costruzione di una memoria condivisa.
«Voglio ribadire l'importanza di onorare la memoria di questi concittadini. Stiamo informatizzando l'archivio dei nostri caduti durante la prima guerra mondiale, periti combattendo o per cause di guerra. Abbiamo già superato le 11.000 schede. In autunno presenteremo i risultati della ricerca e promuoveremo in tutti i comuni una giornata del ricordo.»

Il monumento, che sorge nel settore austro-ungarico del cimitero militare di Amras, è una struttura minimale perché, come spiega l'architetto Nadia Beber che lo ha progettato, «quando ho cominciato a pensarci, Helmut Ehrenstrasser della Croce nera tirolese mi ha fatto notare che la morte è semplice».
A ricordare i caduti della provincia di Trento ci sono dunque una lapide verticale con iscrizioni in tedesco, italiano e ladino e una pietra orizzontale. Su quest'ultima risaltano alcune incisioni: le parole zusammen (insieme) e nebeneinander (fianco a fianco), 1914 - 1918 e, infine, inciso su una lastra mobile, il numero 10.501. Tale cifra indica quanti possono essere stati i caduti trentini e il sistema adottato consentirà gli aggiornamenti che dovessero intervenire man mano che gli studi in corso daranno nuovi risultati.

Una struttura semplice dunque. Eppure carica di significato. Un simbolo prezioso tanto per non dimenticare, quanto per provare a costruire un futuro migliore.
«Se oggi vogliamo ricordare il passato - ha sottolineato l'assessore Panizza - lo facciamo per guardare avanti, perché sulla storia comune i nostri tre territori (Tirolo, Alto Adige e Trentino) possano costruire un'euroregione, forte, solida, unita, capace di contare in Europa e dare prospettive di benessere ai suoi abitanti; è questo l'impegno che noi oggi ci assumiamo di fronte ai nostri morti.»

La cerimonia di inaugurazione è iniziata alle ore 10 con la Messa, cui sono seguiti gli interventi di Karl Heinz Wackerle, Ernest Murrer della Croce Nera austriaca tirolese, Stefano Frenez presidente del Circolo Michael Gaismayr, Nadia Beber progettista del monumento e Josef Felder presidente dell'Andreas Hofer Bund für Tirol.
Hanno poi voluto rivolgere un pensiero ai soldati caduti Martha Stocker, vicepresidente della Regione Trentino Alto Adige/Sudtirol, il sindaco di Innsbruck, Hilde Zach, l'onorevole del Parlamento austriaco Hermann Gahr e l'assessore Panizza.

La cerimonia è stata intervallata dalla musica del gruppo Ottoni di Lavis e ha visto la presenza, tra gli altri, di delegazioni in divisa di Keiserschützen, Keiserjäger, e Croce nera austriaca.
Tante persone accomunate da due intenti. Restituire ai caduti e ai loro familiari un luogo per il ricordo. Ma anche costruire, sulla base di percorsi storici comuni, una memoria condivisa.

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