Docenti del Trentino e del Tirolo nella memoria delle Gallerie
I temi della Memoria e dell'Autonomia affrontati insieme da 24 docenti del Trentino e 19 del Tirolo
Un incontro di due giorni di
progettazione comune tra insegnanti del Trentino e del Tirolo, che
da anni collaborano in esperienze di gemellaggio e di scuola
bilingue, hanno preceduto la visita di stamani alle «Gallerie della
Memoria» di Piedicastello per confrontarsi anche con la storia
della nostra autonomia.
Sono stati accompagnati dal direttore della Fondazione Museo
Storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi, e poi salutati
dall'assessore provinciale all'istruzione e allo sport, Marta
Dalmaso (nella foto).
È ripartito anche per questo nuovo anno scolastico il progetto di
scambio e di scuola bilingue fra Trentino e Tirolo, un percorso che
ha come obiettivo prioritario la formazione al plurilinguismo dei
ragazzi e sviluppare le competenze linguistiche in Italiano e in
Tedesco, ma che va oltre la dimensione scolastico-didattica e
coinvolge anche quella territoriale e culturale, proprio perché nel
progetto sono coinvolti non solo i docenti, ma anche gli alunni, i
genitori, e le comunità scolastiche.
In tale ottica nell'occasione dell'incontro iniziale di queste due
giornate in Trentino e di quello finale a Innsbruck gli insegnanti
approfondiscono sempre un tema che connota i vari territori.
Dopo la giornata di ieri con relazioni e lavori di gruppo ad
Alberè, stamattina i 43 insegnanti (24 del Trentino e 19 del
Tirolo) hanno avuto il loro approccio ai temi della memoria e alla
storia dell'Autonomia trentina attraverso una visita guidata presso
le Gallerie di Piedicastello, guidati da Giuseppe Ferrandi,
direttore della Fondazione Museo storico.
A conclusione, un breve saluto ufficiale da parte dell'assessore
provinciale all'istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, che ha
rimarcato il valore del progetto di scambio fra comunità
scolastiche del Trentino e del Tirolo.
«Si tratta di ponti preziosi per una conoscenza reciproca,
arricchiti dall'occasione importante di farlo anche in un luogo,
come le Gallerie della Memoria, momento di arricchimento e di
cultura per tutti, realtà da sfruttare, da proseguire e da
verificare nei momenti di prosecuzione.»
Prima di recarsi alla commemorazione degli alpini caduti in
Afghanistan presso la caserma Pizzolato, l'assessore Dalmaso ha
richiamato ognuno al contributo per costruire il proprio percorso
di una pace duratura, anche riflettendo sulle vicende riproposte
nei percorsi della memoria e della storia.
Da parte sua, il direttore Ferrandi ha spiegato il valore simbolico
ma anche molto attuale del pannello dedicato all'autonomia
trentina, «con l'aquila bistrattata ma che riesce comunque
decollare e volare, anche se c'è chi l'attacca e tenta di
trattenerla, proprio come la nostra autonomia».
Ha rivolto più volte l'invito anche agli ospiti tirolesi a tornare
nelle Gallerie, non solo per visitare le mostre.
«Ma anche per usarle come luogo per organizzare momenti di
confronto o per proporre iniziative anche sulla scambio scolastico
in atto.»
«Proprio perché - ha concluso - vogliamo che in questo luogo ci sia
l'idea di comunità che si incontrano.»
LA SCHEDA |
Il progetto «Scambio Docenti Trentino Tirolo» è nato nell'anno
scolastico 2002/03 e quindi siamo ora già alla 8 edizione. Nel mese di maggio di quest'anno per rafforzarne i contenuti e per rinsaldare il progetto è stato sottoscritto un atto formale da entrambe le parti. (Memorandum tra la Provincia autonoma di Trento ed il Land Tirolo per il progetto di scambio docenti - S. Michele all'Adige - 22 maggio 2010) La possibilità di attuare questo progetto è proposta ogni anno scolastico e si articola essenzialmente in tre parti: - Un incontro iniziale di progettazione curato dal Trentino. I docenti Trentini e Tirolesi si trovano e dopo aver formato «le coppie» di scuole gemellate definiscono un progetto comune da sviluppare; - Una settimana di scambio effettivo e reciproco. Quindi una settimana durante l'anno scolastico un/una docente proveniente dalla Provincia di Trento è ospite nelle scuola gemellata tirolese e nello stesso anno il/la docente del Land Tirolo è ospite nella rispettiva scuola trentina. Durante la settimana il/la docente partecipa alle attività della scuola e alle lezioni in classe tenendo delle lezioni nella propria lingua madre agli alunni. - Un incontro finale di valutazione che si tiene in Tirolo ad Innsbruck, dove vengono esposti i progetti realizzati e nello stesso tempo vien fatta una valutazione complessiva dell'esperienza sviluppatasi durante l'anno scolastico. Lo scambio dunque pone l'accento su una progettualità comune che coinvolge gli Istituti Comprensivi - con Scuole Primarie e Secondarie di primo grado della Provincia Autonoma di Trento - e le Scuole elementari e medie del Tirolo. I primi anni si è partiti con la partecipazione di 20 docenti trentini, di cui 10 della Scuola Primaria (elementari) e 10 della Scuola secondaria di primo grado (medie), ed altrettanti tirolesi per i rispettivi livelli di scolarità. Questo numero è stato aumentato, in seguito all'accordo di cui sopra, di 4 unità per un totale di 24 docenti per ciascuna delle parti, suddivisi in parti uguali tra elementari e medie. Lo scopo primario è migliorare le conoscenze linguistiche e culturali, con un'attenzione particolare agli aspetti della socializzazione e della costruzione di rapporti tra le comunità. La finalità dell'iniziativa si esplica, di fatto, nella promozione di interazioni tra le due realtà non solo dal punto di vista scolastico-didattico, ma anche da quello territoriale e culturale. Nel progetto, infatti, risultano coinvolti non solo i docenti, ma anche gli alunni, i genitori, e le comunità scolastiche. Ognuno per le proprie competenze ha messo in comune metodologie didattiche e percorsi pedagogici tesi a sviluppare le competenze linguistiche in Italiano e in Tedesco e ad ampliare la conoscenza reciproca sotto molteplici aspetti. Tutti gli attori che con la loro disponibilità e professionalità, danno sostanza a questo percorso che vede nella formazione al plurilinguismo dei ragazzi, delle generazioni future, la possibilità sempre più concreta di una internazionalizzazione reale, di una integrazione e convivenza in una realtà sociale che è e sarà inevitabilmente sempre più multiculturale ed rispondente al principio dell'Unione europea di «unità nella diversità». Conoscere una lingua o più lingue oltre al propria permette di rapportarsi e trasferire le proprie conoscenze e la propria cultura capendo quella degli altri. In tale ottica nell'occasione dell'incontro iniziale in Trentino e di quello finale a Innsbruck si approfondisce sempre un tema che connota i vari territori. Quest'anno con il supporto del dott. Giuseppe Ferrandi direttore della Fondazione Museo storico, presso le Gallerie di Piedicastello, si parlerà di memoria e storia dell'Autonomia. |
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