Il Trentino si prepara al centenario della Grande Guerra
Oggi l'assessore Panizza ha partecipato alla prima assemblea del 2011
C'erano tutti i rappresentanti degli
enti che, sul territorio trentino, si occupano di Grande Guerra,
alla prima assemblea del 2011 della Rete Trentino Grande Guerra,
oggi al Museo storico italiano della Guerra di Rovereto.
Un'occasione per tirare le somme dell'attività svolta nel 2010 e
per prepararsi al centesimo anniversario dello scoppio del
conflitto.
Sul palco dei relatori, accanto al provveditore Camillo Zadra, al
presidente Alberto Miorandi e alla responsabile della sezione
didattica Anna Pisetti, anche l'assessore provinciale alla cultura,
rapporti europei e cooperazione Franco Panizza con il
soprintendente per i Beni architettonici Sandro Flaim.
Tra i numerosi presenti, anche il direttore della Fondazione Museo
storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi.
È un progetto di grande respiro, quello che la Provincia autonoma
di Trento metterà in campo per l'appuntamento del centenario della
Grande Guerra.
«Si tratta di un'occasione importante - ha spiegato l'assessore
Franco Panizza - per valorizzare la straordinaria ricchezza del
nostro patrimonio. Per questo nell'ultima Finanziaria è stato
inserito un articolo specifico dedicato alla ricorrenza del 2014 e
al Comitato che sta nascendo al quale saranno demandate tutte le
iniziative da mettere in campo.»
«Credo sia l'occasione per far nascere un progetto di spessore - ha
proseguito l'assessore provinciale alla cultura - per coinvolgere
tutti i soggetti che, in Trentino, si occupano di Grande Guerra, ma
anche la stessa società civile, poiché il primo conflitto mondiale
ha davvero inciso profondamente nel tessuto sociale, oltre che
coincidere con il cambiamento di nazionalità.
«Un progetto di comunità che vada a coinvolgere, scuole,
biblioteche, mondo del turismo, ma che sappia costruire anche
rapporti internazionali.»
Sotto questo profilo sono già in essere numerose collaborazioni sia
transfrontaliere che con le regioni confinanti, nonché progetti
specifici come il viaggio della memoria, che porterà un centinaio
di trentini sui cimiteri della Galizia.
L'assessore Panizza ha poi ricordato che da anni l'amministrazione
provinciale investe nella Grande Guerra, elencando poi gli estremi
dell'organizzazione per le iniziative del centenario, che farà capo
appunto alla Provincia autonoma di Trento.
A fare da coordinamento degli interventi sul territorio la
Soprintendenza per i Beni architettonici, sarà inoltre coinvolto il
Servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale
nella pulizia e nel restauro di sentieri e opere, infine punto di
riferimento sarà la Rete Trentino Grande Guerra e il Museo di
Rovereto che ne fa da capofila.
Infine non mancherà un ruolo attivo anche per la Fondazione Museo
Storico, incaricato dalla Provincia di divulgare la storia del
Trentino.
Successivamente il provveditore Camillo Zadra ha evidenziato gli
importanti obiettivi raggiunti dalla Rete.
«Progettare insieme ha accresciuto la capacità di azione di tutti.
Abbiamo messo in piedi una prima struttura di rete e abbiamo
iniziato a ragionare e sentirci in rete; siamo convinti che sarebbe
una perdita tornare indietro.
«Abbiamo di fronte una grande scadenza, il 2014-18, la rete è lo
strumento con cui prepararci anche per dialogare con le regioni
vicine, come Veneto e Friuli Venezia Giulia che si stanno già
muovendo su progetti articolati e importanti - ha proseguito il
provveditore. - Siamo partiti con un certo numero di soggetti
coinvolti e poi ci siamo via via allargati. Oggi dobbiamo pensare
ad un sistema per riuscire a far funzionare la rete, dobbiamo
pensare ad un disegno organico, alle risorse e
all'organizzazione.»
Altri punti toccati dal provveditore Zadra hanno riguardato la
formazione, soprattutto dei giovani, Apt e guide alpine nonché il
sistema dei musei della guerra che, in Trentino, è per la parte
larga sorretto da uno straordinario gruppo di volontari.
Per questo, in prospettiva, Camillo Zadra ha evidenziato che
bisognerà formulare un programma generale per cercare di garantire
apertura, condizioni di visita, obiettivi di qualità.
I responsabili del Museo di Rovereto hanno illustrato gli ottimi
risultati della mostra itinerante «Paesaggi di guerra», articolata
in dodici mostre su 27 allestimenti in totale, che si concluderà in
autunno presso le Gallerie di Piedicastello.
I visitatori stimati, infatti, sono stati infatti circa 50.000,
oltre 700 le fotografie storiche esposte e circa 700 i cataloghi
distribuiti.
Infine, spazio alla discussione e alle numerose proposte degli enti
territoriali.
Info: www.trentinograndeguerra.it
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