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«Fare Rame. La metallurgia dell'età del Bronzo in Trentino»

Dal 9 all’11 maggio a Trento e a Fiavé un incontro internazionale di archeometallurgia

L’estrazione e la lavorazione dei metalli è uno degli aspetti salienti della preistoria del Trentino come testimoniano i quasi 200 siti portati alla luce dagli archeologi a est della Valle dell’Adige, dalla Valsugana al Primiero.
L'utilizzo dei metalli è uno dei principali elementi di innovazione nella storia del genere umano e le raffinatissime tecniche di lavorazione sono ancora oggi oggetto di studi e di ricerche.
Queste tematiche saranno affrontate nel corso di «Fare Rame. La metallurgia primaria della tarda età del Bronzo in Trentino», un incontro internazionale di archeometallurgia che si terrà dal 9 all’11 maggio a Trento, presso il S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas in piazza Cesare Battisti e a Fiavé presso il Museo delle Palafitte a cura di Paolo Bellintani e Elena Silvestri, archeologi della Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici della Provincia autonoma di Trento.
 
Nel corso delle giornate di studio alcuni fra i maggiori esperti europei di archeometallurgia presenteranno nuovi scavi, confronteranno le ricerche in atto e tracceranno un quadro dello stato dell’arte alla luce delle ultime metodologie, a nord e sud delle Alpi.
Il periodo di riferimento è quello a cavallo tra il II e I millennio a.C., vale a dire la fase in cui maggiori sono le evidenze archeologiche di siti fusori legati alla metallurgia primaria nel territorio trentino, caratterizzati da masse imponenti di scorie residue del processo estrattivo e da un numero più ridotto di resti delle strutture di lavorazione, come i forni fusori.
L’incontro si propone di affrontare le problematiche connesse a questi singolari contesti archeologici anche alla luce degli interventi di tutela e valorizzazione eseguiti nell’ultimo decennio. T
ra questi spicca l’area archeologica di Acqua Fredda al Passo del Redebus, tra la Valle dei Mocheni e l’Altopiano di Pinè, musealizzata a cura dell’Ufficio Beni archeologici, dopo le ricerche condotte in collaborazione con il Deutsches Bergbau - Museum di Bochum.
 
Al centro del dibattito saranno in particolare il lavoro sul campo, i metodi di indagine, l’individuazione e l’interpretazione degli indicatori del processo produttivo, il confronto di esperienze diverse e l’interpretazione storica della metallurgia primaria nella tarda età del Bronzo.
Il tutto finalizzato ad una più efficace azione di tutela dei siti e a gettare le basi di ricerche maggiormente integrate con altri aspetti dell’indagine archeologica. 
 
 Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici
Via Aosta, 1 - 38122 Trento - tel. 0461 492161
uff.beniarcheologici@provincia.tn.it - www.trentinocultura.net/archeologia.asp

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