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«Gioventù digitale tra popolarità e ritiro sociale»

Per la rassegna «Agosto degasperiano - Solitudini», venerdì a Roncegno incontro con Matteo Lancini

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Venerdì 31 agosto alle 20.45 a Casa Raphael a Roncegno Terme l’atteso incontro con Matteo Lancini (foto), psicologo, psicoterapeuta e presidente della «Fondazione Minotauro» di Milano.
Forte della sua esperienza a contatto con i giovani, il dottor Lancini ci parlerà dei rischi della solitudine digitale e di come affrontarli: non con pregiudizi ma con una rinnovata fiducia in un progetto di futuro fondato sull’autonomia e la responsabilità delle persone.
L’evento rientra nella rassegna «Agosto degasperiano - Solitudini», un programma di 14 eventi, con testimonianze, pièce teatrali, film e concerti, tutti ad ingresso libero.
 
«Influencer e hikikomori. Gioventù digitale tra popolarità e ritiro sociale» è il titolo scelto dallo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini per l’intervento pubblico che terrà venerdì 31 agosto alle 20.45 a Roncegno nelle sale di casa Raphael.
All’interno della rassegna «Agosto degasperiano», che quest’anno è dedicata al tema delle solitudini del nostro tempo, non poteva mancare un approfondimento sulla «solitudine nell’era digitale».
 
L’uso intensivo di internet, la penetrazione profonda della tecnologia nella vita di tutti i giorni, l’aumento vertiginoso delle relazioni virtuali hanno infatti modificato profondamente le nostre abitudini e il nostro modo di relazionarci agli altri, ma gli effetti più pesanti ricadono soprattutto su adolescenti e giovani.
Di fatto, mentre cambia il nostro modo di conoscere, di lavorare, di pensare e di comunicare, l’impressione spesso è che non siamo noi ad essere entrati nell’era digitale, ma che sia l’era digitale ad essere entrata in noi.
 
E in questo contesto pervasivo ci ritroviamo vicini e lontani a un tempo stesso, tanto interconnessi quanto sconosciuti e incapaci di capirci e, soprattutto, di capire e ascoltare le esigenze e i pensieri dei più giovani, della «gioventù digitale».
Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, forte della sua lunga esperienza a contatto con gli adolescenti, ci accompagnerà dentro le pieghe più profonde di questo mondo che cambia, ridefinendo i termini di una sfida educativa da cui passa il nostro futuro.
Perché i rischi della solitudine digitale non si affrontano con i pregiudizi, ma con una rinnovata fiducia in un progetto di futuro fondato sull’autonomia e la responsabilità delle persone.
 
Nei più giovani, come è noto, molto spesso la paura di sentirsi inadeguati è sempre in agguato e di conseguenza la rete può costituire un mezzo attraverso cui esprimere le proprie difficoltà.
Rifugiarsi dietro al monitor restando perennemente collegati, evitando il contatto con il mondo esterno o, viceversa, utilizzare il web per far mostra di sé sono due modi differenti che gli adolescenti possono scegliere di adottare per far fronte al senso di inadeguatezza.
Alcuni affrontano i loro timori assumendo condotte disinibite e spregiudicate, pubblicano on line qualunque cosa li riguardi, esponendo parti di sé e del proprio corpo, nella speranza di ricevere moltissimi «like».
 
Altri, invece, si vergognano e si ritirano dalla scena sociale, perché hanno paura di essere irrimediabilmente brutti e indesiderabili.
In entrambi i casi, è necessario intercettare le ragioni inscritte nel percorso di crescita che spingono a mettere in atto condotte del genere.
Con il suo intervento Lancini inviterà a riflettere su queste tematiche e a riconoscere i fenomeni del ritiro sociale e della sovraesposizione virtuale e fornirà delle chiavi di lettura per affrontare e ridurre la dipendenza da internet e trovare il giusto equilibrio tra l’esigenza di controllo e il bisogno di fiducia.
 
Matteo Lancini è psicologo e psicoterapeuta.
Presiede la Fondazione Minotauro di Milano e AGIPPsA (Associazione Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza).
Insegna presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca. All’interno del Minotauro è direttore del Master «Prevenzione e trattamento della dipendenza da internet in adolescenza», coordina la Sezione Adolescenti del Centro di consultazione e psicoterapia e insegna nella Scuola di formazione in Psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto.
È autore di numerose pubblicazioni sull’adolescenza, le più recenti: Adolescenti navigati. Come sostenere la crescita dei nativi digitali (Erickson, 2015). Abbiamo bisogno di genitori autorevoli. Aiutare gli adolescenti a diventare adulti (Mondadori, 2017).

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