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Grande Guerra +100: il calendario cresce e parla «europeo»

Nuovi contributi e testimonianze in più lingue e veste grafica più ricca per seguire passo passo gli avvenimenti che hanno segnato il conflitto e la storia dell’Europa

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La vignetta di D'Annunzio che arringa la folla è stata pubblicata nella puntata di maggio.
 
A un anno di distanza dall’avvio del progetto, il calendario digitale dedicato alla divulgazione storica della Grande Guerra (www.lagrandeguerrapiu100.it) cresce e si apre alla collaborazione con altri gruppi di ricerca europei.
A lavorare insieme ai giovani storici, informatici, grafici, guidati dal professor Gustavo Corni (ordinario di Storia contemporanea al Dipartimento di Lettere e Filosofia) saranno infatti i ricercatori delle università di Innsbruck, Cracovia e Montpellier.
Nei giorni scorsi una delegazione da questi atenei era a Trento per definire i dettagli del progetto e lo sviluppo delle prossime puntate.
Lanciato il 24 maggio dello scorso anno in occasione del festival «èstoria» di Gorizia, il calendario sta già avendo molto successo in rete: 56 puntate per ripercorrere ogni mese e fino al dicembre 2018 i fatti salienti di un conflitto che ha segnato la storia dell’Europa e del mondo.
Gli accessi al sito www.lagrandeguerrapiu100.it sono costanti e si contano nell’ordine delle decine di migliaia ogni mese.
Un altro dato significativo che emerge dal primo anno di attività riguarda la durata media dei contatti: chi entra nel sito del calendario si sofferma a lungo su tutte le pagine, con una calma che non sembra essere consueta nel mondo digitale, dove i tempi sono sempre più frenetici.
 
A rendere possibile ora l’ampliamento all’estero della collaborazione il finanziamento europeo conseguito dal gruppo di ricerca trentino nell’autunno scorso nel quadro del programma European Citizenship.
L’attività continuerà dunque su scala europea e si arricchirà di contributi (testi storici, di testimonianze e gallerie fotografiche) da parte di storici delle università di Innsbruck, Cracovia e Montpellier.
Fra di essi Fréderic Rousseau, uno dei massimi specialisti di storia sociale della guerra, e Gunda BarthScalmani, anche lei studiosa delle dinamiche sociali che hanno accompagnato la guerra.
Il gruppo di Cracovia è guidato da Joanna Sondel Cedarmas, studiosa del nazionalismo italiano.
Grazie al loro apporto sarà possibile coprire ancora meglio tutto l’arco della guerra, dai fronti interni al fronte orientale – solitamente poco trattato.
I loro contributi saranno pubblicati nella lingua originale, per dare risalto al carattere europeo dell’iniziativa.
Novità anche sul versante grafico: dal 24 maggio, con la puntata dedicata al centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, il calendario ha un nuovo layout, più ricco e colorato.
Ospita anche nuove sezioni, come i foto-panorami dedicati ad alcuni dei più importanti siti della guerra, dagli Altipiani a Ypres, dai cimiteri austro-ungarici di guerra a Redipuglia.
Infine, alla pagina in italiano (e nelle altre lingue) è affiancata una pagina inglese.
 
Tutte le puntate, a partire da quelle già uscite, e di qui fino a fine dicembre 2018 verranno tradotte in inglese.
Ciò offrirà al calendario la possibile di accedere a una platea molto più vasta di interessati.
L'Adigetto.it, che ha pubblicato tutte le puntate uscite fin qui mese per mese su autorizzazione degli autori (vedi), continuiremo a pubblicarle.
Anche noi registriamo sempre più lettori interessati sia alla Guerra digitale, che alla storia della Guerra Moinfiale pubblicata dal nostro direttore nella omonima rubrica (vedi).

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