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Beata Gioventù: al via le conversazioni estive

Il primo appuntamento sabato 16 luglio a Castel Belasi alle 16.30

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Nell’Anno europeo dei giovani, una proposta di conversazioni a Castel Belasi approfondisce temi e sollecitazioni della mostra «Beata Gioventù. Da Faganello a Instagram», proseguendo la riflessione sui giovani di ieri e di oggi. La partenza sabato 16 luglio alle 16.30 con la partecipazione di Marco Boato, Vincenzo Calì, Giancarlo Salmini e del fotografo Gianni Zotta.
L’esposizione, che sarà aperta fino al prossimo 30 ottobre, si incentra sull’opera di Flavio Faganello, interprete sensibile dei cambiamenti che investirono anche il Trentino tra gli anni Sessanta e Settanta del XX secolo, con l’affermazione fragorosa di una prima vera e autonoma cultura giovanile; nel percorso espositivo, il suo iconico spaccato di vita sociale è posto in dialogo con una selezione del progetto «Ti conosco mascherina», realizzato nel 2021 dal Centro Cultura Fotografica@Trento, e con gli scatti raccolti attraverso il concorso dedicato agli intrecci tra fotografia e mondi giovanili, dalle memorie riscoperte negli album di famiglia agli sguardi sulla generazione Z nell’epoca della rivoluzione digitale e del selfie.
 

Mauro Rostagno in testa al corteo del Movimento studentesco in via Manci a Trento.
 
Il primo appuntamento, in calendario sabato 16 luglio, metterà a fuoco il tempestivo contributo di Faganello al racconto per immagini delle proteste del Sessantotto, che a Trento trovarono un centro propulsore nella Facoltà di Sociologia, nata nel 1962 e capace di attrarre giovani e docenti da tutta Italia con un’offerta innovativa di respiro internazionale.
Nelle fotografie dell’autore si ritrovano i cortei, le bandiere, gli slogan e i lunghi tazebao della contestazione che prese di mira la gerarchia, l’autorità costituita, il conservatorismo borghese, avvicinando i giovani ai grandi temi politici, dalle lotte operaie alla guerra in Vietnam.
Alla conversazione parteciperanno autorevoli testimoni e protagonisti dell’epoca, quali Marco Boato, Vincenzo Calì, Giancarlo Salmini e il fotografo Gianni Zotta, che di Faganello fu allievo e collaboratore in anni che segnarono anche una felice stagione del fotogiornalismo italiano.
 

 
L’incontro, moderato dalle curatrici della mostra, Katia Malatesta e Marta Villa, sarà aperto inoltre ai ricordi dei partecipanti al concorso che hanno portato in mostra l’eco del movimento giovanile a Campodenno e nei paesi vicini.
Il programma inizierà alle 16.30 con la visita del castello e delle mostre in corso. Per informazioni sulle condizioni di ingresso (intero: € 10, ridotto € 8) e prenotazioni telefonare al numero 0463-830133 o scrivere all’indirizzo mail info@visitvaldinon.it.
«Beata Gioventù. Da Faganello a Instagram» è un progetto della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con Comune di Campodenno, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento, Club per l’UNESCO di Trento e Pro Loco Castel Belasi di Campodenno.
Gli appuntamenti collegati, promossi di concerto con l’Azienda per il Turismo Val di Non, proseguiranno sabato 13 agosto con una conversazione dedicata ai «Giovani di oggi».

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