Home | Pagine di storia | Memoria | La collaborazione risorgimentale di Zanardelli e Bertelli – Di Massimo Milza

La collaborazione risorgimentale di Zanardelli e Bertelli – Di Massimo Milza

L’eredità che hanno lasciato al nostro Paese è un monito a unire le forze politiche ed economiche per perseguire il cambiamento positivo per il bene comune

Giuseppe Zanardelli, un noto giurista e politico italiano, e Achille Bertelli, un rispettato industriale, sono stati una coppia di rilievo nel contesto politico e nello sviluppo economico dell'Italia unita.
La loro stretta amicizia e la condivisione di valori liberali e di un idealismo concreto hanno creato una collaborazione e un'influenza reciproca di fondamentale importanza.
Durante il suo mandato come Presidente del Consiglio dei Ministri, Zanardelli si distinse per l'attuazione di una serie di riforme progressiste volte a modernizzare l'amministrazione pubblica, rafforzare il sistema educativo e ampliare i diritti civili.
La sua leadership si caratterizzò per una politica di tolleranza e apertura al pluralismo politico, con l'obiettivo di promuovere il dialogo tra le diverse fazioni politiche a beneficio del paese.
Inoltre, sostenne con determinazione la libertà di stampa e di associazione, riconoscendo l'importanza di una società democratica e partecipativa.
 
La figura di Zanardelli, con il suo impegno politico e la sua visione progressista, rappresenta un esempio di dedizione all'unità nazionale, al progresso e alla giustizia.
La sua lunga carriera politica e il suo impegno per il bene comune rimangono un punto di riferimento nella storia dell'Italia unita.
Zanardelli fu nominato ministro dei lavori pubblici nel primo governo di Agostino Depretis, capo del raggruppamento liberal-democratico.
Successivamente, nel governo Depretis IV, Zanardelli fu nominato ministro di grazia e giustizia il 29 maggio 1881. Durante il suo mandato, riuscì a completare la stesura del nuovo codice di commercio e ad approvare normative sul lavoro femminile e minorile.
Inoltre, respinse la richiesta di estradizione dei compagni dell'irredentista Guglielmo Oberdan, che si erano rifugiati in Italia dopo la condanna a morte del patriota italiano.
 
Successivamente Zanardelli fondò la cosiddetta «pentarchia», un gruppo di opposizione interna alla Sinistra composto da lui, Francesco Crispi, Giovanni Nicotera, Alfredo Baccarini e Benedetto Cairoli.
L'opposizione parlamentare della pentarchia si dimostrò molto compatta ed apprezzata, tanto che Depretis si accordò con loro per formare il suo ennesimo governo.
Così, il 4 aprile 1887, Zanardelli entrò nuovamente nel governo di Depretis come ministro della Giustizia.
Durante questo periodo, Zanardelli avviò una riforma del sistema giudiziario e riuscì a far approvare il primo codice penale dell'Italia unita, considerato uno dei più liberali e progressisti del suo tempo.
Inoltre, il 24 novembre 1892, Zanardelli fu eletto presidente della Camera dei deputati, ricoprendo tale carica fino al 20 febbraio 1894.
 
In questo contesto politico e ideologico, l'amicizia con Achille Bertelli giocò un ruolo significativo.
Bertelli, un industriale di spicco, non solo fu un mecenate per Zanardelli, ma rappresentò anche un punto di riferimento per la sua comprensione dell'importanza dell'industria e dell'innovazione tecnologica nel progresso del paese.
La sua carriera imprenditoriale comprendeva la creazione di una fiorente industria farmaceutica basata su estratti purificati di origine vegetale, ricerche nel campo dell'aviazione e la fondazione della prima società elettrica che operava nell'Alto Garda.
Bertelli fu coinvolto anche nell'industria automobilistica e nel campo aeronautico, ideando e costruendo un tipo di elicottero in collaborazione con V. Cordero di Montezemolo, contribuendo così allo sviluppo economico del paese.
Durante la guerra, Bertelli dedicò la sua attività a molteplici opere assistenziali e, nel periodo successivo alla guerra, si occupò di problemi economici, in particolare della rinascita agricola, di cui era competente e appassionato sostenitore.
 
L'esempio di Zanardelli e Bertelli ci ricorda l'importanza di valorizzare e incoraggiare la collaborazione tra settori diversi della società per il raggiungimento di obiettivi comuni.
La combinazione di ideali politici progressisti e sviluppo economico sostenibile può portare a risultati positivi per il bene di una nazione e del suo popolo.
La loro eredità è un monito per tutti noi a unire le forze e perseguire il cambiamento positivo per il bene comune.

Massimo Milza

Il dottor Massimo Milza.
Massimo Milza, dottore in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, ha svolto una carriera ultra ventennale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove è arrivato nel 1987, proveniente dai ruoli dell’’UIC Banca d’Italia e dove è rimasto fino al pensionamento nel 2015, svolgendo vari incarichi dirigenziali, quali quello di Coordinatore della Sala Stampa di Palazzo Chigi, della Comunicazione istituzionale presso il Dipartimento per le Politiche Europee e presso l’Ufficio per l’attuazione del Programma di Governo e concludendo l’attività lavorativa presso il Dipartimento per i Rapporti con il Parlamento.

Il dottor Milza, oltre ad una vasta esperienza nel settore della pubblica amministrazione, (è autore di uno dei primi saggi pubblicati in Italia sull’eGovernment (Cittadini in file, edizioni Nemapress, 1993) mantiene una viva passione per la storia risorgimentale e politica dell’Italia moderna, (è sua l’introduzione al volume in onore di Francesco De Sanctis, pubblicato nel 2011 dall’Associazione Internazionale Critici Letterari per i 150 anni dell’Unità d’Italia).

A latere del suo impegno politico e istituzionale, il dottor Milza ha svolto una intensa attività sindacale negli anni '80, come Segretario generale di categoria nel Sindacato Cisl del Lazio, e mantiene tuttora un forte impegno in campo sociale, come Segretario dell’associazione Salpare,  e in favore delle categorie deboli e svantaggiate, collaborando alle iniziative umanitarie della associazione MAGI.

 

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande