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Iniziative per la «Giornata della Memoria 2020»

Mostra «Terezin - disegni e parole dei bambini» – Levico Terme, 16 gennaio - 1 febbraio, Borgo Valsugana, 27 gennaio – 7 febbraio

Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, giorno dedicato al ricordo, per ricordare che durante la seconda guerra mondiale, milioni di donne, uomini e bambini sono stati perseguitati con leggi razziali, strappati alla vita e alle famiglie.
Una pagina tragica della storia che è importante non dimenticare.
Serve a non dimenticare le sofferenze di allora, per saper scegliere di evitare nuove sofferenze oggi, ad altri popoli ed altre persone.
Le Biblioteche comunali di Levico Terme e di Borgo Valsugana ospiteranno la mostra «Terezìn: Disegni e parole dei bambini», curata e organizzata dall’associazione Arci del Trentino, con due percorsi espositivi per avvicinare i bambini della Scuola Primaria di Levico Terme e i ragazzi della Scuola Secondaria di Borgo a questo tema.
 
Levico Terme, presso la Biblioteca Comunale (via Marconi, 6)
dal 16 gennaio al 1 febbraio
orari di apertura: da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30
 
Borgo Valsugana, presso la sede dell’Associazione Mosaico, circolo Arci (via Brigata Venezia, 12)
dal 27 gennaio al 7 febbraio
orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00
per visite al mattino contattare la biblioteca comunale di Borgo (0461 754052)
 
La mostra comprende disegni e poesie realizzati dai bambini durante il periodo di prigionia nel ghetto di Terezín, il più grande campo di concentramento della Cecoslovacchia.
Fra i prigionieri di Terezin ci furono all’incirca 15.000 bambini, compresi i neonati. La maggior parte di essi morì nel corso del 1944 ad Auschwitz.
Terezín si differenzia dagli altri campi di prigionia per la particolarità di essere stato usato come ghetto di propaganda, per migliorare l'immagine del regime. Terezin fu presentata come «zona autonoma di insediamento ebraico», il modello nazista di insediamento per gli ebrei da presentare al mondo.
Ci fu un programma di abbellimento nel 1942, vennero create una finta orchestra, un finto bar, un finto asilo, in modo tale che il complesso sembrasse accogliente e ben organizzato.
 
La verità è che dietro scuole, ospedali e biblioteche, si celava un mondo fatto di sofferenze e di privazioni, come i bambini ci esprimono nelle loro poesie e velatamente anche tra le immagini più spensierate dei disegni.
I bambini di Terezin scrivevano poesie e disegnavano con ciò che avevano, con materiale di scarto come i formulari già stampati e della pessima carta di guerra.
Il complesso dei disegni che si è riusciti a salvare e che fanno parte delle collezioni del Museo statale ebraico di Praga, comprende circa 4.000 disegni, i loro autori sono per la maggior parte bambini dai 10 ai 14 anni.
 
Sotto l’aspetto tematico i disegni si possono suddividere in due gruppi: da una parte quelli a tematica infantile, in cui piccoli autori tornavano alla loro infanzia perduta, disegnavano giocattoli, piatti pieni di cose da mangiare, l’ambiente della casa perduta.
Prati pieni di fiori e farfalle, motivi di fiaba.
Il secondo gruppo è formato da disegni con motivi del ghetto, raffigurano la cruda realtà in cui i bambini erano costretti a vivere.
Disegni delle caserme, dei blocchi, delle strade, dei baraccamenti con i letti a tre piani, i guardiani.
Ma anche i malati, l’ospedale, il trasporto, il funerale, un’esecuzione.
Nonostante tutto però i piccoli credevano in un domani migliore.

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