Ala, parte il secondo «Simposio di scultura»: l'arte nasce in città
Il 15 maggio 5 artisti scolpiranno altrettante sculture in pietra, che andranno a far parte del museo all'aperto che sta crescendo al parco Bastie

>
Dal 15 maggio si respirerà un'aria speciale ad Ala. Sarà quella dell'arte: per due settimane la città del Velluto ospiterà il «Simposio di scultura».
Cinque artisti scolpiranno altrettante sculture in pietra, che andranno a far parte del museo all'aperto che sta crescendo al parco Bastie.
È la seconda edizione del Simposio, curato da Remo Forchini e da Mario Cossali.
La prima edizione del Simposio si è tenuta nel 2014: le opere realizzate allora sono state collocate al parco Bastie di Ala.
Fu un primo passo verso un parco dell'arte nel cuore della città. Presto se ne aggiungeranno delle altre, quelle che verranno scolpite nei prossimi giorni dagli artisti invitati alla seconda edizione del Simposio.
L'evento è stato presentato oggi, giovedì 11 maggio, a palazzo Roccabruna a Trento.
La base degli artisti sarà nei pressi del cantiere comunale, dove, giorno dopo giorno, daranno vita e concretezza ai loro progetti.
Gli artisti coinvolti nel progetto sono scultori professionisti, e hanno diverse provenienze; due sono giovani artisti regionali, uno proviene dalla vicina Verona, c'è un promettente lecchese e ad Ala arriverà anche una scultrice dalla Repubblica Ceca.
Inizieranno a lavorare il 15 maggio, partendo dalle grandi pietre messe a disposizione da cave e attività estrattive.
Scuole, privati cittadini, curiosi, appassionati di arte e di scultura potranno visitare liberamente gli artisti durante il loro lavoro, e seguire passo dopo passo l'attività creativa.
Il lavoro durerà due settimane, e il 30 maggio si potranno così ammirare le opere.
Queste verranno poi spostate nei giorni successivi al parco, per una successiva inaugurazione ufficiale.
Gli artisti partiranno da un bozzetto, che hanno presentato nelle scorse settimane ai curatori.
Non è detto che alla fine del lavoro l'esito sia il medesimo di quello previsto nel disegno iniziale.
Nello scolpire la pietra e nel creare forme di volta in volta un artista si può trovare di fronte a bivi, a dover fare delle scelte o a decidere di seguire altre strade rispetto al preventivato.
È per questo che il Simposio offre un'esperienza artistica completa, più ricca di quella che si può avere solo osservando delle opere concluse.
Per Ala l'evento arricchisce in questo modo quel filone che sta proprio alla base della promozione della città, ossia l'arte e la cultura.
La promozione dei palazzi, del centro storico, i temi artistici che vengono ripresi ad Ala Città di Velluto e Ala Città di Musica hanno in comune lo stesso filo conduttore del Simposio.
La cultura e l'arte caratterizzano già il bene principale del centro storico, e ne fanno uno dei più belli del Trentino.
Il Simposio di scultura e la composizione progressiva nel tempo di un parco dell'arte rafforza questo sistema e punta a creare un ulteriore percorso culturale nel cuore della città di Ala.
Il progetto è curato dalle edizioni Osiride, che ha incaricato, in qualità di curatori, Remo Forchini e Mario Cossali.
Ha il sostegno del Comune di Ala, ed in particolare dell'assessorato alla cultura di Antonella Tomasi.
«Lavorando per Ala sempre più città della cultura – ha detto durante la presentazione il sindaco Claudio Soini – abbiamo voluto arricchire il centro con progettazioni diverse. La mostra all'aperto delle sculture del Simposio creerà un percorso ideale tra il centro storico e il parco delle Bastie, che dal centro è appena ai margini. Crediamo in questo progetto, e abbiamo deciso di portare avanti quanto iniziato dalla precedente amministrazione, investendo nella cultura anche in questo caso. La cultura fa economia, noi ci crediamo.»
«Siamo alla seconda edizione: abbiamo vinto la scommessa – ha esordito il curatore Remo Forchini – perché l'esito della prima edizione ci ha dato la forza di proseguire l'iniziativa. Perché il Simposio, perché la scultura su materiali lapidei? Perché vogliamo riattualizzare una branca della scultura che si sta perdendo, quella su pietra. E perché vogliamo riattualizzare anche i giacimenti culturali di Ala. La cultura se lasciata ferma diventa statica, più cose si vedono e accadono, invece, più aumenta la sensibilità delle persone. La scultura ha inoltre un legame con Ala, con i palazzi settecenteschi. Gli scultori lavoreranno nei pressi del cantiere comunale per ovvi motivi di sicurezza e produzione di polveri, ma ci sarà un aspetto scenografico, si potrà seguire la lavorazione, e metteremo in relazione gli spettatori con il fare arte.»
Proprio sul legame con la gente, con i «non addetti» si è soffermato Mario Cossali, anch'egli curatore: «Si deve portare l'arte dentro la vita quotidiana. L'arte, per riconquistare una posizione sociale che adesso ha perso, deve uscire dai musei, dalle gallerie, e avere un confronto con il popolo.»
I curatori hanno ringraziato l'amministrazione per il sostegno: «Ad Ala abbiamo trovato una disponibilità eccezionale di tutta l'amministrazione comunale.»
Forchini ha ringraziato in particolare il sindaco, l'assessora Tomasi e l'assessore Luigino Lorenzini, «che ci ha dato un appoggio fondamentale per la logistica, aprendoci il cantiere e dando grande disponibilità.»
Gli artisti che parteciperanno al Simposio sono: Federico Seppi (trentino, 27 anni), Jitka Kůsová – Valevská (Repubblica Ceca, 55 anni), Francesco Penci (lecchese, 29 anni), Simon Rauter (altoatesino, 36 anni) e (veronese, Luigi Gottoli, 65 anni).
I marmi nei quali gli artisti riverseranno la loro creatività sono di diverso tipo e foggia, e sono stati donati dalle ditte Zorzi di Sant'Ambrogio Valpolicella (nembro), Onorati di Comano (granito), Si – Mar di Sant'Ambrogio (pierre beige del Marocco), Dallago – Fabbianelli di Aldeno (verdello) e Fasani di Grezzana (marmo rosso di Verona). La Chizzola di Pilcante di Ala ha invece prestato aiuto per la logistica e i trasporti.
Il Simposio ha il patrocinio, oltre che del Comune di Ala, dell'assessorato alla cultura della Provincia di Trento, della Regione Trentino Alto Adige, della Comunità della Vallagarina, della Camera di Commercio e dell'Associazione Artigiani.