Coronavirus, la call per chi vuole curare l'igiene in casa

tre dispositivi in regalo per purificare l’aria dai virus senza l’uso di sostanze chimiche

L’emergenza corrente rende queste due funzioni fondamentali per la salute delle persone.
Gioel da sempre studia e sperimenta con il supporto delle Università e centri di ricerca come l’Università di Modena e Reggio Emilia e il CNR di Roma.
È arrivata all’ultima versione con una tecnologia di filtraggio brevettata che permette a questo dispositivo di lavare l’aria con l’acqua – abbattendo particolati ed areosol fino a 0,3 micron - e sanificare le superfici con il vapore eliminando la quasi totalità dei batteri senza l’ausilio di nessuna sostanza chimica.
L’abuso dei detergenti chimici in questo particolare momento è un fatto.
È di pochi giorni fa notizia dell’allarme del Centro Antiveleni del Niguarda di Milano che è aumentata la richiesta di consulenza medica per intossicazione da disinfettanti del 65%, fino al 135% nei bambini sotto i 5 anni.
 
«Nell’eccezionalità del momento anche noi abbiamo voluto dimostrare la nostra solidarietà – dichiara Marcello Svaldi, AD di Gioel - Il nostro ausilio può assolutamente essere utile per igienizzare gli ambienti ospedalieri, che in questo momento sappiamo essere intasati di persone contagiate e contagiose. Vogliamo metterci al servizio di tutti coloro che stanno lavorando incessantemente per salvaguardare la nostra salute. Abbiamo scelto di donare 3 dispositivi alle prime tre strutture sanitarie che ne faranno richiesta. La nostra capillarità sul territorio ci permette di essere anche veloci nella consegna, senza burocrazia e senza perdite di tempo.»
Per partecipare alla call telefonare al numero 0461/950250 oppure scrivere a [email protected]
 
Cosa dicono gli studi?
Cosa succede esattamente alle particelle dei virus che si contagiano per via aerea?
«Dal punto di vista fisico i virus sono delle nanoparticelle dell'ordine di 5-10 nm, estremamente difficili da filtrare in aria se non con filtri assoluti. – dichiara Paolo Ciccioli, ricercatore CNR Roma - . Tuttavia, nel caso di virus che si trasmettono per via aerea, come il coronavirus 2019, è noto che il contagio avviene per lo più attraverso le goccioline di saliva (droplets) aventi un diametro aerodinamico tipico delle particelle fini (0,3-3 um), che vengono rilasciate in numero elevato e ad alta velocità (fino a 150 km/h) quando persone infettate dal virus starnutiscono e tossiscono.
Questo tipo di particelle, che in ambienti chiusi, può restare a lungo sospeso nell'atmosfera, può raggiungere gli alveoli polmonari se non viene rimosso dall'atmosfera stessa. Questo spiega perché le mascherine FFP2 o FFP3, rappresentano il presidio medico primario usato dai medici per proteggersi dalle infezioni.
Va da sé che qualsiasi sistema in grado di rimuovere particelle di 0,3 um può risultare efficace per la rimozione da ambienti dove esiste un accumulo di droplets indoor. Come provato dagli esperimenti effettuati presso il CNR di Roma, il sistema Gioel risulta estremamente efficace nella rimozione degli aerosol aventi un diametro aerodinamico >0,3 um, e potrebbe essere dunque molto efficace per ridurne il contenuto in ambienti confinati (sale di aspetto, case di riposo per anziani, scuole, ed in generale ambienti chiusi con presenza umana anche elevata).»
 
Dall’Università di Modena e Reggio Emilia gli studi fatti sull’igienizzazione delle superfici, dimostrano come Gioel abbia la capacità di inattivazione delle cariche virali H1N1 ed ECHOVIRUS 7 dalle superfici lisce (piani in acciaio) e porose (tessuti di cotone).
Il sistema di pulizia mediante aspirazione e vapore, Gioel G400, si è dimostrato efficace nell'inattivare virus a diversa resistenza ambientale su due tipi di superfici di largo utilizzo negli ambienti domestici e di lavoro.
È di significativa importanza il fatto che l'inattivazione è avvenuta nei confronti di cariche virali sperimentali ben più elevate rispetto a quelle che si possono naturalmente trovare sulle superfici ambientali.
 
La tecnologia di Gioel
«In natura quando c’è molto inquinamento bisogna aspettare il vento o la pioggia per far abbassare i valori, in modo significativo. Noi al posto del vento aspiriamo l’aria all’interno di un involucro – asserisce l’Ingegnere Paolo Svaldi, Responsabile Ricerca e Sviluppo di Gioel – e la laviamo attraverso il nostro sistema che usa solo acqua e nessuna sostanza chimica.»
Lava l’aria negli ambienti chiusi, grazie ad un sistema brevettato che permette ad ogni forma di polvere (di dimensioni fino a 0,3 µm) e sostanze aerodisperse, VOC (Composti Organici Volatili), di essere rimosse e trattenute nell’acqua.
Gioel, sanifica le superfici attraverso un potente sistema di igienizzazione a vapore ed aspirazione con filtro ad acqua.
Le alte temperature del vapore saturo Gioel (160° in caldaia) inattivano i virus che vengono poi asportati dall’aspirazione.