Crisi. In Trentino starebbe rallentando: primi segnali di ripresa
Fatto il punto sulla congiuntura e sulla «manovra»/ 1 - Parla Fambri
Il condizionale è d'obbligo, perché
se è difficile prevedere una crisi, è difficile anche prevedere la
ripresa. I dati tuttavia fanno pensare che il peggio sia passato,
come ha detto la dottoressa Giovanna Fambri, dirigente del Servizio
Statistica della Provincia autonoma di Trento, presentando la
situazione aggiornata dell'economia nell'incontro periodico voluto
dal presidente Dellai per verificare i risultati della manovra
anticrisi.
La crisi economica in Trentino avrebbe interrotto la sua discesa,
perché si iniziano a vedere segnali di una sia pur debole
ripresa.
Nel secondo trimestre 2009, secondo l'ultima indagine camerale, i
dati mostrano segni positivi per la produzione (+ 3,4%), fatturato
(+ 5,3%) e ordinativi (+ 4,3%).
A trainare la ripresa è in particolare il settore delle costruzioni
(+ 69%), spinto dalle misure anticrisi adottate dalla
Provincia*, ma è salito anche il commercio al
dettaglio (+ 7%), indicando una situazione di relativa tranquillità
nella capacità di spesa delle famiglie trentine.
Sono segnali incoraggianti quelli offerti dalla periodica riunione
avvenuta oggi in Provincia per la verifica e il monitoraggio della
manovra anticongiunturale varata dalla Provincia autonoma di
Trento.
Anche se il sistema produttivo locale ha interrotto la caduta, si
deve però fare ancora molto per recuperare il terreno perduto.
La positiva inversione di tendenza è testimoniata anche dagli
incassi del gettito tributario (+ 3,7% nel periodo gennaio-luglio,
a fronte del - 3,7 % a livello nazionale), dall'andamento del
credito cooperativo, dall'aumento delle presenze (+ 10%) e degli
arrivi (+ 11%) dei turisti, sia italiani che stranieri, nel mese di
agosto e dalla conferma dei valori positivi nei versamenti Irpef
delle imprese.
Anche l'export trentino ha ripreso a muoversi, in particolare verso
gli USA, riportandosi sugli stessi valori dello scorso anno.
Dati positivi anche sul fronte del lavoro: il secondo trimestre
2009 vede una tenuta dell'occupazione (+ 1,3% pari a circa 3.000
lavoratori) con un tasso di disoccupazione in leggero calo e pari
al 2,9%.
La stima relativa all'impatto sul Pil 2009 della manovra
provinciale registra una decrescita del 2,7%, rispetto al 4,9% in
Italia.
* Il forte calo delle nuove costruzioni è
stato bilanciato dalle ristrutturazioni, sovvenzionate dalla
Provincia proprio in previsione del crollo.