Deciso un primo passo per arginare il fenomeno dannosissimo
Il Commissario per l'emergenza granchio blu potrebbe consentire interventi mirati
«La nomina del commissario straordinario per l'emergenza granchio blu è un atto decisivo per il coordinamento degli interventi e risponde alle sollecitazioni della categoria».
Ad affermarlo è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell'Unci AgroAlimentare.
«La collaborazione intrapresa da alcuni mesi – prosegue il dirigente dell'associazione di settore del mondo cooperativistico – con il ministero dell'Agricoltura, guidato da Francesco Lollobrigida, sta dando i suoi frutti, in termini di condivisione di una strategia di gestione dei problemi. In particolare, il contrasto alla diffusione delle specie marine aliene nelle acque nazionali e nell'intero Mediterraneo ha fatto registrare una immediata sintonia al tavolo di crisi istituzionale, nell'individuazione delle misure da adottare, anche in termini di supporto alle imprese e agli operatori.
Da parte nostra, abbiamo caldeggiato sin dal primo momento l'opportunità di aiuti concreti al comparto della pesca e dell'acquacoltura, che ha subìto danni ingenti, a causa del granchio blu. Senza contare i notevoli rischi, anche in prospettiva, per la biodiversità marina. Proprio per queste ragioni abbiamo evidenziato la necessità di inquadrare la soluzione al problema non soltanto in termini di trasformazione delle specie aliene in risorsa alimentare da valorizzare, ma sollecitando la definizione di un piano di intervento su basi scientifiche, attraverso un monitoraggio sul campo, per un'azione di contrasto efficace e per la costruzione di una filiera per il consumo e la trasformazione del prodotto ittico.
D'altra parte, i fatti ci stanno dando ragione: dopo la prima stagione di lancio del granchio blu nelle cucine dei ristoranti e sulle tavole degli italiani, con buoni riscontri, si è poi registrato un netto calo dei consumi. Soltanto attrezzandosi in maniera adeguata, infatti, sarà possibile incrementare la domanda del prodotto, individuando anche proposte per l'industria alimentare ed eventuali utilizzi secondari.
Con la nomina del prefetto Enrico Caterino al vertice della struttura di emergenza, quindi, si compie un salto di qualità nell'attuazione delle misure previste».
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