Anche le mucche hanno la loro «Miss Val di Pejo a 4 zampe»
Sabato a Cogolo in Val di Pejo il concorso di bellezza per eleggere la vacca più bella tra le 150 vitelle e giovenche presentate
Le foto sono della scorsa edizione.
180 iscritte, 152 «reginette» in gara, 19 aziende rappresentate ma alla fine una sola sarà la vincitrice. Ha tutti i crismi di un concorso di bellezza.
E infatti lo è. Con tutto il contorno di spazzole, pettini, lustrini e paillettes.
Ma le protagoniste pesano svariati quintali, hanno quattro zampe e fanno Muuu.
L'obiettivo è farsi eleggere «Miss Val di Pejo a 4 zampe».
L'appuntamento, per gli abitanti della Val di Pejo e la Val di Sole, non è certo una novità: le «fiere del bestiame» sono una tradizione che si perde nell'alba dei tempi.
Un momento pluricentenario nel quale gli animali che scendono dai pascoli estivi in alta quota, tornano a valle, vengono festeggiati dalla popolazione locale e poi vengono esposti nei mercati contadini, in cerca di acquirenti.
A Cogolo di Peio il 14 settembre prossimo a partire dalle 10, quella tradizione rivivrà nella Fera de Cogol, inserita nella Settimana dell'Agricoltura 2019. Gli animali partecipanti (vitelle, manzette e giovenche di razza Bruna, comprese tra i 10 e i 36 mesi di età), vengono divisi in categorie omogenee per età.
Meticolosa è la preparazione effettuata dai proprietari, prima di esporli alla valutazione di un giudice inviato dalla Associazione Nazionale di razza come richiesto dalla Federazione Provinciale Allevatori: pulizia per rendere luminoso il manto dopo i mesi estivi passati all'aperto, tosatura, pettinatura, acconciatura con lacca e brillantini.
Le candidate vengono poi fatte girare in un ring per facilitare la valutazione e, alla fine della gara, a fine serata il giudice proclamerà la vincitrice che otterrà il titolo di «Miss Val di Pejo», la sua «riserva» e una terza assoluta a cui verrà conferito il titolo di menzione d'onore della rassegna.
«Appuntamenti come questo – spiega Massimo Gentili, direttore della federazione Allevatori di Trento, – possono sembrare eventi di puro folclore, ma in realtà sono momenti essenziali di confronto per valutare le caratteristiche delle specie bovine.
«Scegliendo gli animali migliori si assicura che i discendenti saranno più forti, più adatti all'ambiente nel quale dovranno vivere, più resistenti alle patologie.
«È una cosa che gli allevatori sanno da secoli e oggi, nonostante i grandi progressi scientifici, la situazione non è poi cambiata molto.
«Le nostre fiere però sono diventate delle ottime occasioni, anche per turisti e amanti della montagna, per scoprire i segreti della vita montana e per comprendere l'importanza delle attività agricole per garantire un futuro sostenibile a queste valli.»
Il programma completo della Festa dell'Agricoltura è disponibile sul sito http://www.visitvaldipejo.it/.
La Settimana dell’Agricoltura è organizzata dal Comune di Peio in collaborazione con il Consorzio Turistico Pejo 3000, l’Azienda per il Turismo della Val di Sole, Peio e Rabbi, l’Associazione Allevatori Val di Pejo e l’Ecomuseo «Piccolo Mondo Alpino».
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