Collegamento Loppio-Busa: via libera al nuovo progetto
Tra un anno l'appalto. Sarà finito nel 2015, costerà 230 milioni di euro Cento milioni meno del progetto originario, avrà tre corsie

Parere favorevole oggi da parte
della Giunta provinciale al nuovo progetto riguardante il
collegamento Loppio-Busa, la cosiddetta «soluzione C», che,
superando l'abitato di Nago, assicurerà il collegamento con l'area
del Linfano. Il progetto sarà ora avviato alla Valutazione di
impatto ambientale.
Elaborata dall'assessore provinciale al lavori pubblici Alberto
Pacher dopo ripetuti incontri con i sindaci e con la Comunità di
valle interessata, la soluzione adottata dà finalmente risposta ai
problemi di traffico nella zona fra il Garda e quella di Rovereto
sud, pur risultando di dimensioni più contenute rispetto alla
proposta avviata alla Via nel 2009.
«Cuore» del progetto una galleria di 3.285 metri, a tre corsie, una
nella direzione in discesa da Nago verso Arco, due nella direzione
opposta.
La galleria, che presenta una pendenza media del 5%, si svilupperà
fra due rotatorie, quella di Nago, in zona Mala, e quella della
Maza.
Nel grafico sotto il titolo i dislivelli. Nel grafico che segue, il
tracciato.
L'effetto positivo di questa nuova soluzione sui problemi del
traffico risulta praticamente invariato rispetto alla precedente
«soluzione B»; più contenuto invece l'impatto ambientale e così i
costi e i tempi di realizzazione. L'opera, infatti, potrebbe essere
inaugurata entro il 2015.
La soluzione adottata è molto simile alla cosiddetta «soluzione B»,
che prevedeva però una galleria a doppia canna, con due corsie per
senso di marcia, della lunghezza di 4,6 chilometri.
Si è valutato infatti, cifre alla mano, una galleria come quella
prospettata nella «soluzione C» consentirà ugualmente un forte
abbattimento dei tempi di percorrenza del collegamento Rovereto
Sud-Cretaccio.
Assieme a questo nuovo tracciato in galleria, che consente di
superare l'abitato di Nago e collegarsi con l'area del Linfano in
località Cretaccio, la «soluzione C» prevede anche che, fra la
rotatoria della Maza e la rotatoria del Cretaccio, appena a sud
della zona industriale di Arco, dopo il congiungimento con la
circonvallazione di Torbole alla Rotatoria della Maza, il tracciato
attraversi subito, con un ponte, il fiume Sarca e si porti in
destra orografica, costeggiandolo per circa 500 metri
Vediamo di ricapitolare brevemente le motivazioni che stanno alla
base della nuova soluzione adottata dalla Giunta provinciale.
L'elaborazione del progetto 2009 del collegamento Loppio-Busa,
rispetto a quello già elaborato nel 2001, aveva come elemento di
studio aggiuntivo il superamento di Passo San Giovanni con
conseguente superamento integrale del biotopo del Lago di
Loppio.
Il successivo studio di Via, aveva fatto emergere la necessità di
rivedere alcuni degli elementi progettuali, ricercando una
soluzione che unisse la continuità tipologica viabilistica della
soluzione 2001 con la linearità viabilistica e la tutela ambientale
della soluzione 2009.
La nuova soluzione risponde dunque a diverse motivazioni, anche di
carattere ambientale, e risolve contemporaneamente almeno tre
ordini di problemi.
Il primo è legato al principio di massima precauzione, per la
tutela del Lago di Loppio e delle falde della piana ad est di Nago,
principio richiamato anche dalle osservazioni avanzate da enti ed
associazioni.
Per questa problematica la certezza assoluta di non creare impatti
la si può avere solo con l'allontanamento dei tracciati dai siti
sensibili (Lago di Loppio e piana ad est di Nago).
Il secondo motivo alla base della «soluzione C» riguarda i tempi di
realizzazione, che sarebbero risultati molto più lunghi rispetto
alla soluzione attuale, che sarà presumibilmente completata entro
il 2015.
Anche i costi di realizzazione dell'intervento risulteranno
naturalmente più contenuto rispetto all'ipotesi precedente.
Il terzo motivo è lo smaltimento del materiale di risulta da scavi
risultante dalla Soluzione «B» proposta dal progetto 2009, di cui
il 71% proverrebbe dalla sola galleria Loppio-Busa a doppia canna
lunga 4,6 km.
La riduzione dei volumi scavati è un elemento positivo sotto due
aspetti, la minor incidenza sul sistema dei trasporti e la maggior
facilità a ricollocare il materiale al fine del suo riutilizzo.
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Per quanto riguarda l'impatto sul biotopo lago di Loppio, rispetto
alla «soluzione B» scompare ogni interferenza dovuta all'imbocco
della galleria all'estremità est del Biotopo, presso Villa
Civettini, e si evita soprattutto ogni rischio di drenaggio delle
acque per il Lago di Loppio, compresa la conseguente necessità di
dover ripompare nel lago la portata drenata, artificializzandone il
regime idraulico.
Rimane invece inalterato il traffico lungo la strada che costeggia
il lago.
Per quanto riguarda il Sarca, invece, la nuova variante di Nago
minimizza in maniera ottimale l'impatto con l'area di «Parco
fluviale-agricolo» del Prg di Arco e la coincidente «Area di
Protezione fluviale» del Pup, individuate in sinistra orografica
del fiume nel tratto finale a nord, dove invece la nuova variante
prevede di spostarsi sull'altra sponda.
Sul traffico complessivo la nuova «variante C» ha invece
praticamente lo stesso effetto positivo della soluzione proposta
nel Via 2009.
In particolare la soluzione viene giudicata ottimale per i
principali problemi posti dal traffico sia turistico che
pendolaristico, ovvero quello delle code per chi sale da Torbole o
dalla Maza e quello dell'attraversamento di Nago.
La doppia corsia in salita permetterà alle automobili una velocità
di scorrimento adeguata e il superamento di mezzi lenti quali
camion o camper per i quali sarà imposto il divieto di
sorpasso.
L'attraversamento dell'abitato di Nago resterà limitato al solo
traffico locale con la possibilità di creare una zona a traffico
controllato con ulteriori benefici per la vivibilità dell'abitato
stesso.
Per quanto riguarda la sicurezza delle gallerie a canna unica e 3
corsie (vedi grafici dello
spaccato della canna), assai comuni nell'arco alpino ed in
particolare in Svizzera, le statistiche dicono che il numero di
incidenti è limitato e non superiore a quello delle gallerie a
doppia canna e doppia corsia dove, solitamente, gli automezzi
tendono a viaggiare molto più veloci, nonostante i limiti.