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Haiti: in partenza i NuVolA per costruire un villaggio per gli orfani

A due anni dal terremoto, Haiti continua a versare in una situazione drammatica.

La solidarietà trentina non viene meno quando si spengono i riflettori dei media. A due anni dal terremoto, Haiti continua a versare in una situazione drammatica.
Dal Tavolo che era stato istituito a suo tempo dalla Provincia autonoma di Trento e dall'assessorato alla solidarietà internazionale e convivenza, e attorno al quale siedono Croce Rossa, Federazione delle Cooperative, Caritas, Consorzio dei Comuni e Nu.Vol.A., e inoltre Consorzio dei Comuni, associazioni economiche e confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, sono nate iniziative che continuano nel tempo. Una di esse verrà realizzata nei prossimi mesi dai Nu.Vol.A.: si tratta di costruire un villaggio per gli orfani nella capitale Port au Prince, in uno dei quartieri già di per sé più degradati della città, a cui il terremoto ha assestato un colpo mortale.
 
Gli orfani ospitati saranno una novantina: fino ad oggi hanno vissuto nelle tende allestite dalla Protezione civile nazionale, ma ora si rende necessario creare una struttura più stabile, anche perché le richieste non solo non sono diminuite, ma aumentano.
Sul posto opera suor Marcella, di origini italiane, che il responsabile provinciale Giuliano Mattei ha conosciuto in un precedente sopraluogo, nel corso del quale sono state valutate necessità e bisogni.
 
La richiesta arrivata al Trentino è di inviare solo personale tecnico, in modo tale da impiegare quanto più possibile la manodopera locale per le diverse realizzazioni.
Il 2 gennaio partirà quindi un primo nucleo di tre Nu.Vol.A., che si fermeranno ad Haiti fino al 21, per coordinare i lavori e formare personale locale.
 
Successivamente, partirà uno secondo scaglione di quattro persone, che si fermerà ad Haiti per un'altra ventina di giorni.
Il villaggio per gli orfani si comporrà di 13 casette e di un consultorio.
 
Attualmente sul posto sono ospitate una sessantina di persone, anche se le richieste sono oltre 500.
A regime il villaggio di suor Marcella potrà ospitarne poco meno di un centinaio, in gran parte ragazzi che il terremoto ha privato di qualsiasi sostegno familiare.

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