Home | Esteri | Expedition Simone Moro e Denis Urubko sul Nanga Parbat

Expedition Simone Moro e Denis Urubko sul Nanga Parbat

La nostra Virna Pierobon in collegamento con il Campo Base 1

image

Ore 10.05 ora italiana, (+4 al campo base 1 del Nanga Parbat) ci colleghiamo con Matteo Zanga, fotografo professionista, che è il nostro inviato speciale al campo base della spedizione di Simone Moro e Denis Urubko, che stanno avanzando nell’obiettivo di raggiungere la vetta in invernale del Nanga Parbat.
Il Nanga Pàrbat (conosciuto anche come Nangaparbat Peak o Diamir) è la nona montagna più alta del pianeta (8.125 metri s.l.m).
 
Nanga Parbàt significa «montagna nuda» in lingua urdu mentre gli sherpa, gli abitanti della regione himalaiana, la chiamano «la mangiauomini» o la «montagna del diavolo».
Il toponimo Diamir, utilizzato localmente, significa re delle montagne.
 
Con Matteo Zanga siamo collegati via Skype.
Quando si apre la schermata si vede lo sfondo rosa della tenda in cui sono ospitati e da cui si collegano, Simone Moro è sullo sfondo, si sente la sua voce e ci saluta.
 
Il tempo oggi è buono, è nevicato negli ultimi tre giorni, ora è sereno ma fa più freddo. Meno 25 gradi durante l’ultima notte, ma adesso splende il sole con -5 a riscaldare i protagonisti di questa spedizione.
Al campo base 1, nella tenda da cui parlano, sono collegati i computer ed il modem che assicura al campo una copertura wifi.
 
C’è un generatore a benzina, che con due litri di benzina assicura 6 ore di attività. Di fatto il campo è in connessione continua durante tutto il giorno dalle 9 del mattino alle 24.
Matteo Zanga, oltre che il fotografo ufficiale della spedizione, è anche il coordinatore ed il responsabile di tutte le comunicazioni che partono e arrivano al campo base.
 


La qualità del collegamento è di fatto ottimale.
Quali sono i programmi di Simone e Denis? «Dopo domani, prevedono di salire verso il Ganalo Peak (6606m.)».
 
La neve che è caduta non è troppa, le previsioni meteo che arrivano qui al campo base 1 direttamente da Innsbruck, dal metereologo Karl Gabl, parlano di tempo buono per i prossimi giorni.
Al campo base sono presenti oltre a Simone Moro, Denis Urubko e Matteo Zanga, un cuoco, un sottocuoco e una guida locale che appartiene all’etnia, lo spelling si sente via Skype: «S-h-i-n-a».

Mentre parliamo con Matteo, Simone Moro ci saluta, sta scrivendo il suo libro che racconterà di questa nuova sfida e avventura nel tentativo di salire una delle più grandi ed impegnative montagne del mondo.
Come detto i due scalatori nei prossimi giorni si acclimateranno su una cima vicina, Ganalo Peak, da cui contano di valutare la via migliore di salita al Nanga.
 
Considerando che il Nanga è la montagna più grossa del pianeta, la più alta come differenza di dislivello tra il campo base e la vetta, quella che li vedrà impegnati è veramente un’impresa ai massimi livelli e per di più in invernale, che rappresenta un tentativo di salita storica e non solo di una salita impegnativa.
Questi elementi  portano con sé anche una potenzialità di successo molto bassa.
 
A Matteo Zanga abbiamo anche chiesto qualche dettaglio sull’attrezzatura fotografica in uso al campo.
«Sponsor di Simone è Canon, io sto usando e testando per la prima volta in queste condizioni estreme, le Hasselblad».
 
Ci riferisce che sta ottenendo una qualità d’immagine eccezionale, considerando che queste macchine vengono usate prevalentemente in studio, nella moda, per servizi fotografici ad alta performance.
Dopo esserci salutati, ci promettiamo di risentirci nei prossimi giorni, per seguirli passo dopo passo, augurando soprattutto buon tempo e che questa montagna sia amica.
 
In bocca al lupo ragazzi! Al prossimo collegamento.
 
Virna Pierobon 
v.pierobon@ladigetto.it  

Potete seguire la spedizione anche su:
http://simonemoro.gazzetta.it
http://www.thenorthfacejournal.com/
http://www.matteozanga.it/ 
  

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande