L’Europa sta a guardare la Grecia sull’orlo della guerra civile
Lo ripetiamo: non è questa l'Unione Europea che si sono immaginati i Padri fondatori
Oggi il parlamento Greco deciderà l’approvazione o il rifiuto del piano di austerity imposto dall’Europa in cambio del piano di sostegno finanziario necessario per salvare lo Stato Ellenico dal default.
Sul tavolo dei deputati, una serie di sacrifici senza precedenti per la Grecia moderna, ma anche per un qualsiasi stato dell’Unione Europea.
Eccoli.
- Pensioni e stipendi dei Greci ridotti del 22%.
- Licenziamento di 15.000 dipendenti pubblici.
- Tagli alla spesa farmaceutica pari all'1,5 del PIL.
- Vendita delle società più importanti dello Stato per un totale di 50 miliardi.
Sia all’interno del Parlamento che nelle piazze, la discussione è degenerata.
Dentro il Palazzo, parlamentari che bruciano in aula il disegno di legge, ministri che si dimettono.
In piazza gli scontri sono degenerati in guerriglia vera e propria. Bombe carta e bombe molotov vengono lanciate alla polizia che sta cercando di tenere sotto controllo la situazione. Per uno stipendio da fame stanno rischiando la vita per difendere un parlamento che sta decidendo di ridurlo ancora e che sta mettendo alla fame coloro che li assaltano.
Per fortuna, almeno per ora, i poliziotti reagiscono con pazienza e buonsenso.
In tutto questo, l’Europa sta a guardare un proprio Stato sull’orlo della guerra civile.
Come abbiamo scritto in un altro articolo (vedi), un’Europa così non è quella che i Padri fondatori si erano immaginato.
Dov’è finita la solidarietà nei momenti di difficoltà?
Che senso ha appartenere a un’Europa che sa solo prestare quattrini contro solide garanzie e a condizioni di misure economiche da strozzo?
Non vogliamo pensare che cosa potrebbe accadere ad Atene se il parlamento approvasse le misure di austerity richieste dall’Europa.
Ma non vogliamo neanche pensare a cosa accadrebbe nel caso che la Grecia andasse in default. O forse non sarebbe meglio cominciare a pensarci?
Il default di uno stato costerebbe all’Europa più delle misure necessarie alla Grecia per restare a galla.
Noi vogliamo essere positivi e pensare che il buonsenso alla fine prenda il sopravvento.
Certo è che a ben guardare la storia europea dai tempi di Carlo Magno ad oggi, è difficile esprimere un sia pur cauto ottimismo.
Le guerre che hanno insanguinato l’Antico Continente dal IX Secolo a oggi sono state causate sostanzialmente (anche quelle di religione) dall’avidità nel dividersi la sua eredità…
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