Home | Esteri | È morto Hugo Chávez, dittatore per volontà del popolo

È morto Hugo Chávez, dittatore per volontà del popolo

Presidente del Venezuela dal 1999, è stato ucciso da un tumore all’età di 58 anni, nel pieno della sua popolarità

image

Chávez era nato a Sabaneta, nello Stato di Barinas del venezuela, da una famiglia con origini native americane.
Suo padre, Hugo de los Reyes Chávez, era un maestro rurale che, a causa delle ristrettezze economiche, per mantenere la numerosa famiglia fu obbligato ad affidare due dei figli, tra i quali il piccolo Hugo e il fratello maggiore, alla nonna paterna Rosa Inés, che viveva anche lei in Sabaneta, in una tipica casetta da indio fatta di paglia e fango secco.
All'età di diciassette anni si arruolò nell'Accademia Venezuelana di Arti Militari.
Dopo la laurea in Scienza e Arti Militari Chávez svolse per alcuni mesi il servizio militare. In seguito si dedicò allo studio delle Scienze politiche all'Università Simón Bolívar di Caracas, che tuttavia lasciò senza ottenere una laurea.
 
Durante gli anni degli studi Chávez e i suoi compagni svilupparono una dottrina nazionalista di sinistra che chiamarono bolivariana, ispirata dalla filosofia Panamericanista del rivoluzionario venezuelano dell'Ottocento Simón Bolívar, dall'influenza del presidente peruviano Juan Velasco Alvarado e dal pensiero di vari ideologi comunisti e socialisti tra cui Marx e Lenin.
A influenzare la visione politica di Chavez furono anche il pensiero di Antonio Gramsci e l'azione storica di Giuseppe Garibaldi.
Di Simón Bolívar assorbì il pensiero, soprattutto sul concetto di integrazione e costruzione della Grande Colombia: Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia. Ma già da cadetto aveva subito il fascino del Libertador Simón Bolívar, a cui per altro era intitolato il suo corso.
Di indole ribelle, si mise spesso nei guai per non condividere le azioni di repressione dell'Esercito, in quei tempi utilizzato come estensione della Polizia.
 
Promosso al grado di colonnello nel 1991, l'anno seguente, il 4 febbraio 1992, fu protagonista di un colpo di Stato da parte delle forze militari che tentò di rovesciare il legittimo presidente Carlos Andrés Pérez.
Il golpe fallì causando, secondo le voci ufficiali del Ministero della Difesa, 14 morti e 53 feriti e Chávez fu arrestato e imprigionato. Il suo arresto suscitò un ampio movimento popolare che ne chiedeva la liberazione: riacquistò la libertà nel 1994 grazie a un'amnistia, ma dovette abbandonare le Forze Armate.
La sua traiettoria politica cominciò a prendere corpo già durante gli anni nel carcere di Yare in Valles del Tuy e proseguì fino all'elezione alla Presidenza del Venezuela, nel 1998.
 
Conquistatosi un vastissimo consenso presso le fasce popolari, nel 1997 Chávez creò un partito politico, il Movimento Quinta Repubblica alla guida del quale vinse le elezioni presidenziali del 6 dicembre 1998 con il 56,2% dei voti.
Subito dopo il giuramento da presidente, avvenuto il 2 febbraio 1999, Chávez iniziò la realizzazione del suo programma di governo indicendo un referendum, primo nella storia del Venezuela, per chiedere al popolo il consenso alla stesura di una nuova costituzione.
I voti a favore superarono l'80%. Anche la seconda votazione per l'elezione dei membri dell'Assemblea Costituente fu un successo: i venezuelani gli diedero addirittura 120 seggi su 131, e l'MVR ottenne più del 60% dei voti.
Approvata la nuova costituzione, tutte le cariche pubbliche elettive dovettero essere sottoposte al voto popolare e anche Chávez, rimesso il suo mandato, si ricandidò alle nuove elezioni presidenziali.
Confermato a larga maggioranza (59,5% dei voti) il 30 luglio del 2000, Chávez, a capo del nuovo parlamento (rinominato Assemblea Nazionale) diede avvio all'attuazione della nuova costituzione. Chávez chiamò questa fase Rivoluzione Bolívariana Pacifica.
 
Chavez, dal giugno 2011 fino alla morte, ha sofferto di un cancro nella regione pelvica, con metastasi al fegato e al midollo spinale.
È stato ripetutamente operato in Venezuela e a Cuba, dove si è sottoposto a numerose cure, tra cui chemioterapia e radioterapia.
Questo non ha comunque impedito i suoi impegni politici.Dopo aver dichiarato in alcune occasioni di stare molto meglio, in occasione della Pasqua 2012, Chavez ha pregato pubblicamente per la propria salute, mentre si diffusero voci che fosse ormai malato terminale - tra chi diceva gli restassero pochi mesi e chi al massimo due anni di vita - di rabdomiosarcoma metastatico alveolare.
Molti, soprattutto avversari e detrattori, hanno sostenuto che Chavez nascondesse le sue reali condizioni per non danneggiare la fiducia dei cittadini nei suoi confronti e facesse ampio uso di antidolorifici per apparire normale.
 
Nel giugno 2012, annunciando la nuova candidatura, avvenuta in una manifestazione a cui partecipò assieme ai figli, affermò che le sue condizioni erano nettamente migliorate, e di aver camminato quasi fino a Caracas, per 10 km, indice delle buone condizioni fisiche.
Successivamente, a luglio, dichiarò di essere completamente guarito e libero dal cancro, e di non aver bisogno di ulteriori cure.
A seguito di una sua mancata presenza a un vertice del Mercosur tuttavia, sono cominciate a circolare voci, fin da novembre, su una recidiva della malattia, che hanno trovato conferma ufficiale in data 8 dicembre 2012 quando Chavez annunciò un nuovo ricovero in un ospedale di L'Avana, a Cuba, allo scopo di sottoporsi a nuove cure oncologiche.
 
Chavez aveva indicato come possibile successore il vicepresidente Nicolás Maduro, qualora lui non fosse stato più in grado di completare il mandato presidenziale.
Nel gennaio 2013, il ministro delle comunicazioni venezuelano, Ernesto Villegas, ha ufficialmente comunicato che «il comandante ha mostrato complicazioni a seguito di una grave infezione polmonare che gli ha causato problemi respiratori», il che ha comportato un aggravamento dello stato di salute del presidente venezuelano.
È morto il 5 marzo 2013, a seguito dell'aggravarsi delle sue precarie condizioni di salute.
 
Si ringrazia Wikipedia per la sua fonte inesauribile di notizie e fotografie.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande