Home | Esteri | Le minacce dei fanatici ISIS sono solo fumo che soffia nel vento

Le minacce dei fanatici ISIS sono solo fumo che soffia nel vento

Questo è il messaggio in codice che i terroristi hanno mandato al mondo annunciando azioni volte solo a nascondere la loro paura

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Abu Muhammed al Adnani, l’auto nominato califfo dello stato islamico con base in Iraq, ha alzato il tiro.
Ha fatto sapere al mondo che per i miscredenti non c’è scampo. Uccideranno, in particolare, tutti gli americani e gli europei che non si piegheranno alla fede islamica. Tutte le croci verranno distrutte nel corso di una contro-crociata il cui obbiettivo sarà quello di colpire al cuore la Cristianità. Il Vaticano.
Naturalmente faranno schiave le nostre donne, eccetera, come se le nostre donne non fossero capaci di difendersi anche da sole e fossero disponibili a diventare schiave di qualcuno. Sono solo sogni di chi ha avuto una triste gioventù. 
Francamente, le minacce non ci hanno mai spaventato, quindi anche le provocazioni dei fanatici dell’ISIS per noi non sono altro che parole che soffiano nel vento.
Certo però sono significative di alcuni dati di fatto.
Il primo è che fingono di sentirsi invincibili, probabilmente per darsi coraggio. In altre parole, sono dei banditi ma non per questo idioti da pensare davvero di farla franca.
Il secondo è che fingono di credere in un Dio che, a ben vedere, citano solo per inviare messaggi altrimenti privi di credibilità. Citano il Corano nelle versioni che fa loro più comodo.
Il terzo è piuttosto singolare. L'idea che il Dio dei cristiani sia diverso dal loro è abbastanza sconcertante perché mette in discussione la maggior parte del loro predicato e del loro operato.
Il quarto è che si rivolgono ai miscredenti religiosi. Cioè non agli atei, come dire che la loro intolleranza è dovuta alla paura della forza di altre fedi.
Il quinto infine è che, come sempre in internet, nulla è come sembra.
 
Ma a monte di tutto c’è la provocazione generalizzata e spudorata volta a far intervenire in forze l’Occidente. E qui forse stanno giocando sul sicuro, nel senso che tutto fa pensare che nessuno stato abbia intenzione a far nulla di più che inviare aiuti umanitari, armi di qualche genere e degli sporadici bombardamenti aerei.
Perlopiù l’Occidente invia condanne verbali e qualcuno addirittura pensa di poter dialogare con loro. Insomma, hanno ragione a sentirsi sicuri, almeno per il momento.
Dato che fanno il possibile per scatenare un’altra guerra del golfo, è evidente che sanno che non scoppierà.
E qui sta la parte debole dell’Occidente. Se non abbiamo compreso le ragioni che avevano spinto Bush Jr. ad attaccare la dittatura di Saddam, oggi non comprendiamo che cosa stiamo aspettando a intervenire.
Qualcuno ha rispolverato la tesi militare di Mc Arthur, che in occasione della Guerra di Corea aveva pianificato l’uso di atomiche tattiche. Ma visto che sappiamo che nessuno le userà, il problema ritorna all’origine. L’Occidente non farà nulla di più che inviare vibranti proteste.
Infine, ripetendo che su Internet nulla è come sembra, forse è il caso di cancellare tutte le informazioni conosciute e ricominciare daccapo. Cosa che secondo noi qualcuno sta già facendo.
Insomma, il tutto sembra essere montato dai terroristi per nascondere la loro paura alimentata dal vuoto che comprende la loro esistenza.

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