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Il marò Salvatore Girone è atterrato a Ciampino

È stato accolto da moglie e figli, dai ministri della Difesa Pinotti e degli Esteri Gentiloni, dai Capi di Stato maggiore della Difesa Graziano e della Marina De Giorgi

A dimostrare quanto il Paese sia dalla parte di Salvatore Girone, accusato in India di aver ucciso insieme a Massimiliano Latorre due pescatori indiani scambiati per pirati, ad attendere il nostro marò c’erano, oltre alla famiglia, i ministri della Difesa Roberta Pinotti e degli Esteri Paolo Gentiloni, il Capo di Stato maggiore della Difesa Claudio Graziano e il Capo di Stato Maggiore della Marina De Giorgi.
Un messaggio chiaro e forte dunque per l’Italia, che non ha mai considerato colpevoli i suoi uomini, e per l’India, che in quattro anni di ingiusta detenzione non è riuscita a fare un solo passo avanti nell’inchiesta che, secondo noi, è ormai inquinata dal troppo tempo passato da quell'evento.
 
D’altronde, una cosa è certa. I due marò avrebbero dovuto rispondere del proprio operato solo davanti alla Magistratura militare Italiana e non davanti alla Corte di giustizia indiana, sia perché il fatto era accaduto in acque internazionali, sia perché gli accordi internazionali prevedono che nei rapporti tra paesi non in guerra i militari in missione siano responsabili soltanto di fronte allo Stato di appartenenza. L’Italia semmai avrebbe dovuto rispondere dell’atto in questione nel confronti dell'India.
Per quanto riguarda l’inchiesta, è assai probabile che non siano stati i due marò italiani a sparare sul peschereccio, poiché sembra (ma non si saprà mai nulla di preciso, dato che gli indiani non avevano accettato la presenza degli esperti italiani durante le autopsie delle vittime) che addirittura i colpi siano stati esplosi da armi differenti da quelle in dotazione.
 
Comunque sia, intanto anche Salvatore Girone è tornato in Italia. È stato prelevato ad Abu Dhabi, dove era arrivato con un volo di lineaa ccompagnato dall’ambasciatore italiano a Nuova Delhi e dal generale Carmine Masiello ( consigliere militare di palazzo Chigi), da un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, a bordo del quale ha potuto indossare la divisa, per poi essere accolto a Ciampino dalle autorità italiane e dalla famiglia.
Ed è con la famiglia (e il sindaco di Bari) che in questo momento sta facendo ritorno a casa, a bordo di un altro Falcon dell’Aeronautica Militare.
Mattarella, che in mattinata aveva incontrato i suoi familiari, ha espresso il desiderio di incontrarlo.
Tutto questo suona come uno schiaffo che l’Italia sta dando elegantemente all’India, che non ha saputo gestire un evento che, per quanto doloroso, non era di sua competenza.

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