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Kabul è caduta, l’Afghanistan è tornato in mano Talebana

E adesso sono i nemici dei Talebani a Ricorrere a Emergency – Iniziata l’evacuazione del personale della nostra ambasciata

Dopo 20 anni i Talebani sono di nuovo padroni dell’Afghanistan. Oggi è caduta anche Kabul ed è stato occupato il palazzo presidenziale.
Il presidente dell’Afghanistan Ashraf Ghani è rimasto senza alcun supporto militare e si è dato alla fuga; probabilmente si è rifugiato in Tagikistan.
Del tutto inutili le negoziazioni in corso in Qatar. Tuttavia sembra che i Talebani, finché non verrà attivata una nuova costituzione, se così possiamo chiamarla.
I civili sono corsi alle banche a prelevare contanti. Le automobili hanno intasato le strade. La città è paralizzata.
 
Contrariamente a quanto enunciato dai Talebani, ci sono state inevitabili sparatorie per le strade di Kabul.
Non tutti, anzi pochi, hanno potuto scapare come il presidente e, se non possono scendere a compromessi con i rivoltosi, si difenderanno fino all’ultimo.
Emergency comunica che si è rivolta alle loro strutture una quarantina di feriti. Dunque si sono rovesciate le sorti: adesso non sono i Talebani a ricorrere alle cure di Emergency, ma i cittadini in fuga dai nuovi padroni della città.
 
Intanto continua l’evacuazione del personale della nostra ambasciata. Elicotteri Black Hawk stanno facendo la spola dall’ambasciata all’aeroporto, dove c’è il nostro primo aereo italiano che li porterà a casa.
Al momento l’unico pericolo che vengano abbattuti gli elicotteri, perché attraversano un territorio nelle mani degli occupanti.
Poi si dovranno attendere altri aerei dall’Italia, che il Ministro della Difesa Italiano ha assicurato di inviare.

Ricordiamo che gli afghani che hanno collaborato con le forze armate italiane come interpreti o altro sono in pericolo di vita se rimangono sul posto. La Difesa vuole portarli in Italia con un visto speciale.
Speriamo vivamente che non accada come a Saigon nel 1975, quando gli Americani lasciarono il Vietnam lasciando sul posto la maggior parte degli ex alleati.
Comunque la si voglia vedere, se la guerra in L’Afghanistan fu decisa con una certa leggerezza, il disimpegno è avvenuto nella più totale incapacità negoziale.

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