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Afghanistan: gruppi armati di insorti continuano a integrarsi

Altre 30 persone hanno consegnato le armi ai nostri della Brigata Sassari e hanno accettato il programma di reintegrazione nella società civile afghana


 
In questi giorni, è stato formalmente avviato il processo di reintegrazione di tre gruppi armati di insurgents, per un totale di circa 30 persone, che operavano in due distretti (Shindand e Obeh) a circa 100 km dalla città di Herat, nel cuore dell’area di responsabilità del Comando Regionale Ovest (RC-West), a guida Brigata Sassari e sotto il comando del Generale di Brigata Luciano Portolano.
 
I gruppi armati che hanno aderito al processo di reintegrazione sono composti da comandanti e combattenti affiliati che hanno consegnato numerose armi di vario calibro ed altro materiale d’armamento, a testimonianza della scelta di abbandonare la lotta armata e in conformità con le regole del programma.
 
Il programma di pacificazione e reintegrazione portato avanti dal Governo afgano è teso a coinvolgere gli insorgenti e farli inserire nel tessuto sociale ufficiale, abbandonando la guerriglia e accettando pubblicamente e solennemente di riconoscere il governo e le istituzioni dell’Afghanistan.
Tale processo è il risultato di complessi negoziati condotti dalle agenzie governative in forza della pressione operativa esercitata, nell’area di responsabilità, dalle forze di sicurezza afghane (ANSF) e dalle forze della coalizione alle dipendenze di RC-West.
 
Nel quadro delle operazioni condotte congiuntamente alle forze afgane negli ultimi tre mesi, l’insorgenza è stata contrastata con la forza e con l’aiuto a favore delle popolazioni locali per favorire sia il processo di reintegrazione degli insorgenti sia la crescita del consenso nei confronti delle Istituzioni.
In particolare, RC-West è attivo anche nel favorire lo sviluppo economico della regione e migliorarne la governabilità in stretta collaborazione con le autorità istituzionali locali.
 
Tale strategia di diversificazione degli effetti è stata elaborata da RC-West unitamente alle autorità delle forze di sicurezza afgane (ANSF), nell’ottica di sfruttare appieno sia la maggiore presenza e mobilità sul territorio delle forze NATO sia i vantaggi derivanti da una assidua e mirata campagna informativa, tesa a rompere i legami di tenuta economici, etnici e ideologici con la rete criminale, frutto dell’influenza storicamente esercitata dai gruppi insorgenti sulla popolazione.
 
In tale contesto, grazie all’interazione tra le istituzioni politiche locali e le componenti dello Staff di RC-West responsabili della comunicazione, dell’intelligence e della cooperazione civile e militare (CIMIC), è stato possibile, ascrivere al programma di reintegrazione i membri di questi tre gruppi.
I risultati ottenuti nell’area di responsabilità italiana in materia di reintegrazione, testimoniano l’efficacia delle operazioni di contrasto all’insorgenza sinora condotte dalla Brigata Sassari, in stretta collaborazione con le istituzioni e le forze di sicurezza locali.
 

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