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Cambi ai vertici della base italiana a Herat

Cambio al comando della Transition Support Unit Center - Cambio al vertice della Task Force «Fenice» - Cambio al vertice dell'unità logistica «Italfor»

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Cambiamenti ai vertici del contingente italiano di stanza a Herat.
 
 Il 152° Rgt fanteria «Sassari» subentra al 183° Rgt paracadutisti «Nembo»  
I paracadutisti del 183° reggimento «Nembo» hanno ceduto oggi, dopo circa sei mesi, il comando della Transition Support Unit Center (TSU-C) al 152° reggimento fanteria «Sassari» e il colonnello Franco Merlino ha passato le consegne al parigrado Nicola Piccolo (foto sopra).
Il «Nembo», ha operato in supporto delle Forze di Sicurezza afgane con il concorso di una compagnia di bersaglieri del 7° reggimento di Altamura (BA), di una compagnia del 4° reggimento genio guastatori di Palermo, di una compagnia del 1° reggimento trasmissioni di Milano e un nucleo di carabinieri con compiti di polizia militare.
 
Con la cessione della base operativa avanzata «La Marmora» dello scorso 28 gennaio, la Transition Support Unit Center si è rischierata ad Herat presso Camp Arena, sede delle Regional Command West (RC-W), e ormai unica base del contingente italiano in Afghanistan.
Durante il proprio mandato, la TSU-C ha svolto 417 pattuglie, 148 scorte convogli, 88 posti di osservazione temporanei e fissi per rendere sicuri e percorribili gli itinerari dell’area di responsabilità e, grazie alla componente del genio guastatori, 56 operazioni Ied mitigation volte alla scoperta e alla neutralizzazione della minaccia da ordigni esplosivi improvvisati, nonché numerose attività congiunte con esercito e polizia afgana.
 
Nel settore della cooperazione civile e militare, la Transition Support Unit Center ha condotto attività volte a facilitare lo sviluppo dell’economia locale e a favorire il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione; attività, queste, di fondamentale importanza nella fase di «transizione» che, giorno dopo giorno, ha visto concretizzarsi e concludersi il passaggio della responsabilità nel settore della governance alle autorità governative e locali.
Il generale di brigata Michele Pellegrino, comandante del RC-W, dopo aver ricordato il lungo percorso della transizione che ha visto purtroppo anche molti caduti sia della coalizione sia afgani, ha evidenziato «i consolidati rapporti di reciproco rispetto maturati nel tempo con i colleghi afgani, con l’orgoglio di lasciare nelle loro mani il controllo, la sicurezza e lo sviluppo della loro madrepatria, grazie anche alla professionalità espressa in questi mesi da ogni uomo e donna del 183° reggimento paracadutisti Nembo.»  
 
 Cambio al vertice della Task Force «Fenice»    
  
Presso l’aeroporto di Camp Arena a Herat, il colonnello Antonio Giovanni Villani ha ceduto ieri al colonnello Giuseppe Potenza il comando della Task Force Fenice, l’unità dell’Aviazione dell’Esercito da cui dipendono gli elicotteri in forza al Regional Command West (RC-W), il comando del contingente multinazionale a guida italiana.
La Task Force Fenice, costituita nel 2007, impiega elicotteri CH-47 Chinook, NH-90 e A-129 Mangusta e rappresenta oggi una componente fondamentale del RC-W.
 
Con i velivoli CH-47 e NH-90, infatti, la Fenice assicura il trasporto tattico e il sostegno logistico delle forze della coalizione multinazionale e il supporto operativo alle truppe. Di elevata valenza strategica, in particolare, è la capacità dell’elicottero NH-90, unica nel teatro afghano, di effettuare missioni di evacuazione aerea d’urgenza dei feriti, stabilizzandone le condizioni già durante il volo attraverso l’impiego a bordo di particolari equipaggiamenti sanitari e di un apposito team composto da medici e infermieri militari.
 
Gli elicotteri da combattimento A-129 Mangusta, invece, garantiscono l’indispensabile supporto aereo ravvicinato alle unità sul terreno e alle forze speciali durante le missioni più rischiose e delicate.
Il colonnello Villani, comandante del 1° reggimento Antares di Viterbo, lascia al suo successore, comandante del 7° reggimento Vega di Rimini, una importante e delicata eredità. I velivoli dell’Esercito sotto il suo comando, infatti, hanno raggiunto dall’inizio del loro impiego in Afghanistan le 20.000 ore di volo a favore delle unità della coalizione ed in supporto alle forze di sicurezza afgane e alle forze speciali.
 
Nel corso della cerimonia, il generale di brigata Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West, ha ringraziato gli uomini e le donne della Fenice per i sacrifici sostenuti in questi mesi e per i brillanti risultati conseguiti.
«Non è facile – ha affermato il generale – mantenere per sei mesi, ogni singolo giorno, un così alto livello di eccellenza, lavorando tutti assieme per raggiungere lo stesso obiettivo in un contesto multinazionale. Non è facile, ma voi avete fatto un lavoro magnifico.»


 Cambio al vertice di Italfor
È l’unità logistica del contingente italiano in Afghanistan  
  
Si è svolta oggi, presso la base di Camp Arena, la cerimonia di avvicendamento alla guida del comando di Italfor.
Alla presenza del comandante del Regional Command West, generale di brigata Michele Pellegrino, il colonnello Riccardo Sciosci ha ceduto il comando di Italfor e la carica di comandante logistico nazionale al colonnello Giuseppe Lucarelli, proveniente dal Comando Militare Esercito di Ancona.
Italfor è l’unità composta da circa duecento militari dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare che cura tutti gli aspetti di natura logistica del contingente italiano e che opera nell’ambito del Regional Command West, il comando multinazionale a guida italiana dislocato nella regione occidentale dell’Afghanistan.
 
Durante il proprio mandato, l’unità logistica nazionale ha supportato circa 2.200 militari italiani dislocati nella regione ovest dell’Afghanistan nei settori del vettovagliamento, dei rifornimenti, della manutenzione di tutti i veicoli del contingente italiano, nonché nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture, dei generatori elettrici e degli impianti idrici nella base di Herat e, sino alla loro cessione alle Forze di Sicurezza afgane, in quelle operative avanzate di Shindand, Farah e Bala Boluk.
 
Nel corso della cerimonia, il generale di brigata Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West, ha evidenziato l’importanza vitale che la componente logistica riveste per il buon andamento di una qualsiasi operazione militare, sottolineando che «il vostro quotidiano e silenzioso lavoro, svolto nell’ombra e lontano dai riflettori mediatici in questi impegnativi sei mesi, ha contribuito in maniera determinante ai successi conseguiti dai vostri colleghi sul terreno».

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