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Gentiloni soddisfatto per l’arrivo a Tripoli del governo Serraj

In realtà la tensione è salita alle stelle: Tripoli sembra sotto assedio

Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha accolto con soddisfazione l’arrivo a Tripoli del Consiglio di Presidenza libico.
«È un altro passo avanti per la stabilizzazione della Libia. Sulla base della determinazione del premier Serraj e del Consiglio Presidenziale sono ora possibili nuovi progressi per il popolo libico.
«L'Italia è stata sempre in prima linea con numerose iniziative diplomatiche per l'obiettivo della stabilizzazione della Libia, – ha dichiarato il Ministro.
«Auspico che il popolo libico garantisca al Consiglio di Presidenza e al Governo di Concordia Nazionale il pieno supporto e la massima cooperazione e che le istituzioni politiche e finanziarie collaborino per consentire l’immediato e pacifico trasferimento dei poteri.»
 
In realtà, l’arrivo del governo di Fayez al Sarraj, sostenuto dall’ONU, è avvenuto in condizioni piuttosto precarie. I membri del governo erano partiti da Tunisi con delle imbarcazioni piuttosto modeste, per poi asserragliarsi all’interno di una base navale.
Al loro arrivo si sono sentiti spari in città, si sono visti caroselli di veicoli militari, sono stati istituiti inutili posti di blocco e sono state oscurate le TV.
L’impressione è che l’ISIS abbia infiltrato qualche militante nella città e comunque l’accoglienza sta a dimostrare che questo governo super partes tra Tripoli e Tobruck non sia proprio gradito.
Il funzionamento del governo libico voluto dall’ONU è fondamentale prima di qualsiasi iniziativa di carattere militare volta a mettere in sicurezza lo stato.

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