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Stagione turistica e sciistica dell'arco alpino

La Comunità di Lavoro Arge Alp è unita per adottare identiche misure

I Capi di Governo della Comunità di Lavoro delle regioni alpine ARGE ALP si sono riuniti in seduta speciale il 27 novembre 2020, su invito della Presidenza di turno Lombarda, per condividere una posizione comune da rappresentare alle rispettive autorità nazionali e all’Unione Europea riguardo all’impatto delle misure di contenimento contro la pandemia da Covid-19 sulla stagione turistica e sciistica invernale dell’intero arco alpino.
«Credo sia molto significativo coordinarsi fra le dieci Regioni alpine, tanto più se consideriamo che ci sono anche tre Cantoni svizzeri. Un lavoro di coordinamento molto importante che, speriamo, possa dare qualche buon frutto, nonostante la difficile situazione che stiamo vivendo per l'intero settore del turismo», – ha detto l'assessore Roberto Failoni
 
I cantoni svizzeri, gli stati federali austriaci, le regioni italiane e le province autonome appartenenti ad ARGE ALP concordano sui seguenti punti:
 
1. Il turismo invernale rappresenta un elemento di grandissima importanza economica. Le regioni si impegnano a favorire un turismo invernale sicuro, fornendo ai turisti un’esperienza invernale in piena sicurezza, anche ai fini della ripresa;
 
2. Ogni Stato da sé valuterà la possibilità di riaprire i comprensori sciistici per il turismo invernale:
- Di concerto con le proprie regioni
- In base alle misure introdotte ai fini di garantire un turismo invernale sicuro
- Tenendo in considerazione gli sviluppi della pandemia da Coronavirus
 
3. La necessità di rafforzare il ruolo e il contributo delle regioni alpine che devono essere coinvolte dai rispettivi Governi nazionali in questo percorso, anche per facilitare il dialogo tra i Paesi limitrofi che consenta, se e dove possibile, di:
- condividere misure armonizzate per l’area Alpina, relativamente agli spostamenti tra Stati e Regioni e per la gestione delle misure di prevenzione, che garantiscano la totale sicurezza e un adeguato controllo dei flussi;
- promuovere un approccio coordinato sulle misure di circolazione tra gli Stati, anche per evitare affollamenti ed assembramenti pericolosi di persone in caso di differenti modalità di riapertura tra gli Stati;
 
4. Avanzare una richiesta congiunta di Arge Alp ai Governi e all’Unione Europea di prevedere specifiche misure di ristoro/supporto dell’intero comparto così duramente colpito, nei territori soggetti alle restrizioni.

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