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Euregio: un territorio a misura di famiglia

Appuntamento oggi nell'ambito del Festival, presente l'assessore Segnana

Si è tenuto stamattina il consueto appuntamento nell'ambito del festival della famiglia dedicato alla family card transfrontaliera. L’EuregioFamilyPass negli ultimi anni è cresciuta, allargando la platea delle famiglie che gratuitamente se ne servono e dei partner convenzionati che offrono sconti in tanti e variegati ambiti.
Dopo i saluti e l’introduzione di Matthias Fink, segretario generale del GECT, è intervenuta l'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana.
«Dalle tante proposte presentate durante il Festival della famiglia possiamo trarre spunti e idee per ampliare sempre più le sinergie e le buone pratiche family friendly, – ha commentato. – Da questo punto di vista lo strumento dell'EuregioFamilyPass è un'innovazione importante, riesce a creare possibilità e facilitazioni anche in questi tempi segnati dalla pandemia.»
 
Il dirigente generale dell’Agenzia per la famiglia, Luciano Malfer, ha poi apportato il suo contributo mettendo l’accento sull’importanza della sinergia tra pubblico e privato e del sistema delle premialità per le aziende che creano percorsi virtuosi, attraverso quei «processi interni che generano valore anche all'esterno».
Silvia Ramoser, coordinatrice del progetto Interreg Euregio Tirolo - Alto Adige - Trentino ha descritto come è nata, a che punto è oggi la carta famiglia e quali sviluppi sono auspicabili.
In seguito Giuditta Aliperta, membro del gruppo di lavoro EuregioFamilyPass, ha descritto e presentato lo studio Team del professor Umberto Martini dell'Università di Trento, che si sta per intraprendere, e allargato gli orizzonti a una panoramica che porterà un valore aggiunto per ciascun territorio.
 
Momento di interessante confronto è stato quello in cui tre aziende hanno raccontato la loro esperienza nelle pratiche per la famiglia, che hanno portato a un miglioramento delle condizioni di lavoro generali e di salute dell'azienda stessa.
Come l’Università di Innsbruck, come ha spiegato la vicedirettrice del personale, Anna Buchheim, che ha messo in luce «l’importanza di prendersi cura dei dipendenti» per i quali ha creato un sondaggio per valutarne la soddisfazione e il benessere generale e «la costante cura del loro benessere incidendo anche sulle condizioni nelle quali si lavora».
Thomas Mur, direttore della Fiera di Bolzano, ha rimarcato che il Team è da sempre al centro delle loro iniziative tra cui il «catalogo dei desideri» dei dipendenti e il Coach personale, messo a disposizione per tutti i lavoratori.
 
Infine, Silvio Mucchi, ha parlato della sua esperienza nella Cassa Rurale Val di Non, come presidente. Molto attivo nell’ambito della rete Family Audit e in possesso del marchio, ha illustrato le iniziative numerose che hanno caratterizzato l'azienda, dall'inizio del percorso di certificazione, nel 2012 ad oggi, come quelle messe in campo per le scuole o l'apprezzato «abbraccio» rivolto ai più fragili in tempi di lockdown e distanziamento sociale. Ha inoltre sottolineato l'importanza sulla collaborazione delle diverse casse riguardo la politica family friendly con uno scambio costante.
L’evento, che è stato moderato dal responsabile di progetto Andreas Eisendle, era organizzato e coordinato dal gruppo di lavoro composto da Giuditta Aliperta per il Trentino, Roberta Bortolotti per il Tirolo e Massimiliano Santi per l’Alto Adige con Silvia Ramoser e Andreas Eisendle.

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