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Herbert Dorfmann: «Senza limitazioni, l’A22 collassa»

Ricorso all'Europa del governo italiano contro i divieti austriaci imposti ai tir

L’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann prende posizione contro il ricorso del governo italiano di fronte alla Corte di giustizia dell’Unione europea, con cui Roma chiede la fine delle limitazioni al transito dei mezzi pesanti sul versante nordtirolese dell’autostrada del Brennero.
«Questa causa non solo rischia di danneggiare la popolazione che vive lungo l’asse del Brennero, ma fa anche i conti senza l’oste.», sostiene Dorfmann, «L’oste in questione è la capacità di traffico dell’autostrada, già sovraffollata».
 
Se infatti la causa del governo italiano andasse a buon fine, la fine delle restrizioni sul versante autostradale in Tirolo comporterebbe un incremento del traffico anche lungo il tratto sudtirolese dell’autostrada del Brennero.
«Le conseguenze in termini di disagi per la popolazione, soprattutto per chi vive in Valle Isarco, già sotto pressione, sono facili da immaginare», continua l’europarlamentare.
L’infrastruttura autostradale stessa non sarebbe in grado di sopportare l’aumento del traffico.
«Basta vedere la situazione delle ultime settimane, con code di camion lunghe chilometri, per capire che, se passasse la causa del governo italiano, per l’Autobrennero significherebbe il collasso».

Secondo Dorfmann, questa situazione non viene vista – o non vuole essere vista – anche in Sudtirolo. «Mi sorprende che pure nella nostra provincia alcuni continuino a credere che l’apertura totale dell’Autobrennero al traffico sia nell’interesse dell’economia sudtirolese, quando invece è esattamente il contrario. - argomenta Dorfmann – Se apriamo ancora di più al traffico di transito, la circolazione sull’autostrada si bloccherà e una delle principali vittime saranno la nostra economia e in particolare il settore turistico».
 
Da un camion che viaggia da Verona a Monaco di Baviera, oltre agli introiti del pedaggio, l’Alto Adige ottiene solo rumore e inquinamento.
L’autostrada del Brennero, tuttavia, è un asse di trasporto essenziale per l’economia locale, che consente ai turisti di venire nella nostra provincia e alle merci di essere importate ed esportate, ma questo è possibile solo se la circolazione si mantiene scorrevole.
«Mi attendo quindi che la nostra economia si impegni di più per mettere l’autostrada del Brennero al servizio dei cittadini della nostra terra, invece che a disposizione degli altri senza alcun limite», afferma a questo proposito Dorfmann.
 
Per fare ciò è necessaria una politica dei trasporti coesa da Monaco a Verona, che tenga conto delle preoccupazioni della popolazione locale e dell’economia della nostra regione.
«Ciò significa considerare la regione alpina nel suo complesso e anche cercare di spostare il traffico transalpino su altri assi, ad esempio attraverso la Svizzera – continua l’europarlamentare sudtirolese – questo almeno fino a quando non entrerà in funzione il tunnel di base del Brennero».
 
Il Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini non ha quindi nulla da guadagnare dalla causa che ha intentato davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea.
«L’Italia ha già molto da fare in questo settore, a partire dalla proroga della concessione dell’Autobrennero, scaduta da oltre dieci anni. - fa notare Dorfmann – Si tratta di un obiettivo fondamentale, decisamente più urgente che citare in giudizio i paesi vicini o fare di tutto per far collassare definitivamente l’autostrada e con essa le realtà abitative e economiche lungo la sua tratta».

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