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Migranti e trentini, insieme, al servizio della comunità

Consegnati gli attestati ai profughi volontari nel «Progettone»

Impiegare proficuamente il tempo libero dei profughi accolti in Trentino attraverso un servizio a favore della comunità, valorizzando le realtà cooperative e favorendo l'inserimento sociale dei migranti.
Un obiettivo centrato dall'iniziativa che ha coinvolto quaranta richiedenti protezione internazionale a titolo volontario nel Progettone.
Un primo gruppo di venti profughi ha già affiancato per due mesi le persone impegnate nei lavori socialmente utili prestando la propria opera, gratuitamente, presso alcuni cantieri di manutenzione di aree verdi nelle zone di Trento, Rovereto e in Valsugana.
Oggi i venti richiedenti protezione internazionale che hanno già concluso il proprio percorso hanno ricevuto un attestato di riconoscimento per il proprio servizio.
La consegna è avvenuta a Trento presso la sede di CLA – Consorzio Lavoro Ambiente.
Il progetto è stato reso possibile dalla collaborazione tra Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento, Cinformi, Consorzio Lavoro Ambiente e Con.Solida.
Il primo gruppo di venti migranti è stato attivo dopo un'adeguata formazione (anche sul piano della sicurezza) fra luglio e settembre (19/7/2016 - 15/9/2016), tre giornate la settimana per tre ore al giorno, dalle 9 alle 12 il martedì, mercoledì e giovedì.
 
Alla consegna degli attestati sono intervenuti, fra gli altri, Innocenzo Coppola, dirigente del Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale, Germano Preghenella, presidente del Consorzio Lavoro Ambiente e Silvia Volpato, che con Anna Brugnolli ha seguito il progetto per il Cinformi.
Dalle parole di tutti è emerso, fra gli altri significati dell'iniziativa, il valore aggiunto di questo progetto: incontrarsi, dialogare e conoscersi tra profughi e trentini in un servizio a favore della comunità.
È stata inoltre sottolineata l'importanza per i migranti di acquisire abilità e competenze che potranno rivelarsi utili per un inserimento sociale che, peraltro, questa stessa iniziativa favorisce.
I migranti inseriti come volontari nel Progettone sono stati individuati dal Cinformi attraverso una selezione nella quale sono state valutate le motivazioni personali e le esperienze lavorative pregresse.
 
I partecipanti (originari di Senegal, Mali, Gambia, Nigeria, Costa d'Avorio, Guinea e Pakistan) sono stati dotati dei dispositivi di protezione individuale e del vestiario necessari per svolgere le attività previste nei diversi cantieri.
I riconoscimenti consegnati oggi attestano la frequenza e la formazione sulla sicurezza e sono accompagnati da una scheda di valutazione finale.
I cantieri coinvolti nel progetto sono: Palazzo delle Albere e MUSE - 2 persone; Villa Gherta di Povo - 2 persone; Dame di Sion - 2 persone; Castello del Buonconsiglio - 2 persone; Opera Universitaria - 2 persone; Polveriera di Marco - 4 persone; Piccola Opera - 2 persone; Parco Tre Castagni di Pergine Valsugana - 4 persone.
Altri venti richiedenti asilo hanno iniziato la propria attività nel Progettone a settembre e saranno impegnati fino a novembre (periodo 20/9/2016 - 17/11/2016).

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