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Si è spenta Rina Bonvecchio, aveva 90 anni

È stata amata e stimata vicepresidente dell’Unione Famiglie Trentine all’Estero

Addio a Rina Bonvecchio Sommadossi, 90 anni, già vicepresidente dell’Associazione e instancabile volontaria che tanto si è impegnata in favore degli emigrati trentini all’estero e compagna di uno storico autonomista come Emilio Sommadossi e attivista convinta e sempre disponibile, ma anche sostenitrice e dirigente dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero.
Mauro Verones, presidente Unione delle Famiglie Trentine all’Estero ricorda Rina Bonvecchio Sommadossi (nella foto a lato e sotto durante la consegna di un riconoscimento): «Con lei perdiamo una colonna della nostra associazione. Sempre in prima linea per gli emigrati trentini!».
 
 Il ricordo dell’associazione  
Con infinita tristezza l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero saluta Rina Bonvecchio Sommadossi, una delle colonne portanti dell’Associazione, portata via il 31 dicembre dal maledetto virus che così pesantemente ha influenzato le nostre vite nell’ultimo anno.
Rina era entusiasta, ottimista, operativa, determinata. Nata in Argentina da genitori di origine trentina, era tornata qui per trovare alcuni parenti ed aveva conosciuto il futuro marito: Emilio Sommadossi.
Da allora si è stabilita a Trento senza perdere mai l’accento spagnolo che tanto la caratterizzava e che evidenziava la sua passione e il suo impegno per mantenere i contatti con gli emigrati trentini e i loro discendenti.
 
Anche grazie al suo instancabile lavoro e al suo lungo impegno come Vicepresidente, l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero continua ancora oggi la sua missione e tiene viva la fiamma dell’identità e dell’appartenenza in centinaia di persone sparse in ogni angolo del globo.
Anche Rina, nonostante l’età, fino a pochi anni fa continuava a fare progetti: il suo sogno, a 90 anni, era quello di tornare in Argentina, nei luoghi della sua infanzia e in quelli in cui aveva portato avanti numerosi progetti.
E nel frattempo continuava a informarsi dell’attività dell’Associazione, cercando di rendersi utile e di portare il suo contributo. Per questo motivo un paio di anni fa l’Unione aveva deciso di festeggiare Rina e il suo impegno.
 
Ma Rina era anche una donna elegante, sempre impeccabile, con uno charme e una gentilezza che colpivano.
Non importava in che luogo o a che ora si tenessero gli incontri delle associazioni di cui faceva parte. Lei arrivava e salutava tutti: una stretta di mano, un abbraccio e uno scambio di parole sugli ultimi avvenimenti, sul tema della serata o su qualche ricordo comune.
E non mancava mai di raggiungerti con una telefonata, Rina… O con un invito a pranzo.
Ricordiamo ancora con nostalgia la festa che aveva organizzato in occasione del suo novantesimo compleanno.
 
Negli ultimi tempi gli anni avevano iniziato a farsi sentire, ma non avremmo mai immaginato di dover salutare Rina proprio all’alba di un nuovo anno che speravamo potesse portare serenità, speranza e un nuovo inizio anche per le attività dell’Associazione.

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