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Sbloccata la crisi del grano ucraino giacente nei porti

Ma è giunto anche il momento di porre fine a una guerra che non ha senso

Grazie alla mediazione di Erdogan, è stato raggiunto e sottoscritto un accordo tra l’Ucraina e la Russia in merito al grano fermo nelle stive delle navi ucraine ferme nei porti.
Il tratto di mare antistante Odessa era stato minato per impedire che i russi potessero sbarcare e occupare il porto principale dell’Ucraina.
Adesso, secondo quanto concordato tra le parti, la marina militare turca sminerà le acque del Mar Nero, dopodiché scorterà le navi contenenti cereali fino ai Dardanelli, dove le autorità – tra le quali anche l’Onu – controlleranno che nelle stive ci siano solo cereali.
 
In questa maniera lo spettro della fame nel mondo si allontana e si vanno a liberare i silos granai che devono poter ricevere il nuovo raccolto.
Ovviamente le operazioni non sono ancora iniziate, ma i prezzi si sono già riportati ai valori antecedenti alla guerra.
L’Italia acquista dall’Ucraina poco grano, che è destinato perlopiù ai paesi africani, ma la crisi aveva fatto lievitare i prezzi anche del grano italiano e canadese, dove lo acquistiamo.
La Russia si è impegnata a non approfittare militarmente delle acque bonificate dalle mine. Speriamo che tutto vada in porto.
 
Questo è in sostanza il primo atto concreto tra le parti, dimostrando che se c’è la volontà si può fare tutto.
Secondo i servizi segreti inglesi la situazione militare in Russia è critica, nel senso che scarseggia tutto, uomini e mezzi. E questo in barba alle dichiarazioni bellicose dei vertici russi.
L’Ucraina regge grazie agli aiuti occidentali.
E questo fa pensare che sia possibile trovare altri accordi verso un possibile armistizio.
Come abbiamo detto più volte, la Russia non può perdere, quindi qualcosa l’Ucraina dovrà cedere, verosimilmente i territori russofoni.
 
Perché questo accada, devono volerlo i Paesi occidentali. E ci pare che sia giunto il momento di mettersi il cuore in pace e spingere in questa direzione.
Alla fine, anche alla Russia potrebbe star bene una soluzione mediata.
E, in tutti i casi, si deve cercare assolutamente di porre fine al conflitto, perché dalle guerre non escono mai dei vincitori.
Speriamo che i potentati questo lo capiscano e magari facciano lavorare Erdogan, che è l’unico che è riuscito a portare allo stesso tavolo le parti in guerra e ottenere risultati.

GdM

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