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Istituto agrario, prima campanella in sicurezza per 848 studenti

Il dirigente: «Grande entusiasmo per il rientro degli studenti che si sono dimostrati in questa prima giornata disciplinati e attenti nel rispettare le regole»

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Ripartenza in sicurezza anche alla Fondazione Edmund Mach dove oggi la prima campanella ha suonato per 848 studenti, di cui 530 dell'indirizzo tecnico e 318 della formazione professionale.
Nel corso della mattina il dirigente Centro Istruzione e Formazione, Ivano Artuso, ha fatto tappa nelle classi per il saluto di inizio anno, mentre nel pomeriggio don Renato Scoz, assistente spirituale del convitto, ha celebrato la messa in diretta streaming.
«Grande entusiasmo per il rientro degli studenti che si sono dimostrati in questa prima giornata disciplinati e attenti nel rispettare le regole - spiega il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Ivano Artuso. - Abbiamo messo a punto un protocollo interno per la ripartenza in sicurezza, potenziando la sorveglianza all'interno dell'edificio scolastico e attivando un meccanismo per garantire un accesso e un deflusso ordinati, con segnaletica e la predisposizione di sette ingressi separati.»
Il dirigente ha rivolto a tutti gli studenti l'appello ad attenersi alle buone pratiche anticontagio e alle prescrizioni dei protocolli sulla sicurezza, con l'augurio che il ritorno a scuola possa essere vissuto con senso di responsabilità, ma anche con grande serenità.
 
Dunque, ai blocchi di partenza 26 classi del percorso tecnico e 18 della formazione professionale, con 251 matricole.
L’istituto tecnico ad indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria si articola, al terzo anno, nei tre indirizzi: gestione ambiente e territorio, produzione e trasformazione, viticoltura ed enologia.
Poi c'è il secondo percorso scolastico dell'istruzione e formazione professionale che si caratterizza per la presenza dei due indirizzi «allevamento, coltivazioni, gestione del verde» e «trasformazione agroalimentare».
Terzo grande pilastro i corsi post diploma, indirizzati a coloro che hanno già conseguito diplomi nel settore agrario o che vogliono specializzarsi nel settore agroalimentare o agroforestale. Ed ecco, dunque, il corso superiore di specializzazione «enotecnico» che ha già iniziato il percorso il 25 agosto con 25 studenti, il corso periti agrari alternativo al praticantato per accedere all'esame di stato che inizierà ad ottobre con 31 iscritti e il corso per tecnico superiore del verde attualmente in corso e il corso per tecnico superiore agrifood - bevande che apre i battenti a gennaio la sua terza edizione e la cui scadenza per le iscrizioni è fissata al 22 ottobre.
 
All’interno del Centro Istruzione e Formazione opera l'Accademia ambiente foreste e fauna, che in questi giorni è impegnata con i 18 studenti provenienti da tutta Italia nelle malghe e nei boschi trentini nelle lezioni pratiche del Fauna HD, il master per professionisti altamente qualificati nella comunicazione della fauna, dell’ambiente e del paesaggio attivato dall’Università degli Studi dell’Insubria (Varese) in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach, il MUSE - Museo delle Scienze di Trento e l’Istituto Oikos e avviato in modalità video conferenza durante i mesi del lockdown.

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