Resoconto attività 2020 Polizia Postale e delle Comunicazioni

Tra le tante attività messe in atto, rileviamo con piacere che è stato attivato il contrasto alle fake news

L’anno 2020 è stato caratterizzato da mutamenti profondi delle nostre abitudini di vita.
In modo repentino, quasi tutte le nostre attività (lavoro – scuola – tempo libero – formazione – cultura – relazioni) hanno conosciuto una rimodulazione basata in larga parte sull’utilizzo della rete, con un allargamento della platea degli utenti anche a soggetti normalmente poco adusi alle nuove tecnologie, fattore il quale, se da un lato ha accelerato un processo di modernizzazione certamente già in nuce, ha del pari determinato una accresciuta esposizione alle aggressioni della cyber-criminalità.
 
In questo scenario, l’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni si è indirizzato verso la prevenzione e il contrasto di un insieme assai vasto ed eterogeneo di attacchi informatici, diretti a colpire il patrimonio personale dei cittadini come l’integrità del tessuto economico-produttivo del Paese, la regolarità dei servizi pubblici essenziali come il mondo delle professioni, la sicurezza e la libertà personale di adulti e ragazzi con particolare riferimento alla protezione dei bambini e delle persone più vulnerabili.

1. C.N.C.P.O.
Nel corso del 2020, il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) ha confermato il ruolo centrale della Polizia Postale e delle Comunicazioni nella lotta alla pedofilia e pornografia minorile online.
Le condotte delittuose che hanno registrato un incremento di circa il 110% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, riguardano i reati relativi allo sfruttamento sessuale dei minori online e dell’adescamento di minori online, per i quali sono stati eseguiti 69 arresti e denunciate 1.192 persone.
 
2. TRUFFE ONLINE E REATI CONTRO LA PERSONA
Il fenomeno delle truffe online, ha riguardato anche la contraffazione del marchio CE.
Sono state scoperte numerose partite di materiale, venduto all’ingrosso, proveniente soprattutto dall’estero, riportanti marchi CE contraffatti: la merce era destinata, in alcuni casi, alla vendita al dettaglio anche attraverso il circuito delle farmacie ignare della contraffazione.
Truffe su: dispositivi di protezione individuale, false raccolte fondi, falsi annunci di lavoro.
Nell’ambito delle truffe online, nel corso del 2020 sono stati trattati complessivamente 98.000 casi.

Implementata l’attività di contrasto al diffuso fenomeno del falso trading online (358 casi trattati con oltre 20 milioni di euro di danno).
Prevenzione e contrasto al revenge porn: 126 casi trattati e 59 denunciati; diffamazione online con 2.234 casi e 906 persone denunciate; 143 casi di «stalking» con 7 arrestati e 73 denunciati; «Sextortion», 636 casi trattati, una persona arrestata e 36 denunciate.
Contrasto ai reati afferenti al «Codice Rosso» e minacce e molestie, 1.001 casi trattati, 2 arrestati e 270 persone denunciate.
Contrasti ad atti intimidatori posti in essere nei confronti dei giornalisti.
Sono stati 35 gli interventi finalizzati alla prevenzione di intenti suicidari da parte di utenti dei social network.
 

 
3. CNAIPIC
L’analisi del dato emergente dalle attività del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC), relativo al periodo intercorso tra gennaio e dicembre 2020, permette di rilevare, in primo luogo, come, sia gli attacchi diretti alle grandi infrastrutture erogatrici di servizi essenziali (approvvigionamento idrico ed energetico, pubblica amministrazione, sanità, comunicazione, trasporti, finanza sistemica), che gli attacchi apparentemente isolati (diretti a singoli enti, imprese o cittadini), siano connotati da una dimensione criminale organizzata, essendo ascrivibili all’operato di sodalizi ben strutturati, spesso operanti a livello transnazionale.
 

Dalla tabella si evince che, ad oggi, gli attacchi rilevati sono più che raddoppiati, con un conseguente quasi equivalente incremento delle persone identificate ed indagate.
 
4. FINANCIAL CYBERCRIME
Il diffondersi dell’epidemia da Covid-19 ha senz’altro inciso, anche sulla qualità e quantità dei fenomeni legati al cybercrime, con particolare riferimento al crimine di tipo economico-finanziario.
Il phishing finanziario fa registrare decisi incrementi, essendo aumentata la misura delle carte di credito compromesse e dei dati finanziari commercializzati sul dark web (così come sono in aumento i casi di vishing, volti a carpire dati personali e codici bancari dispositivi attraverso semplici truffe telefoniche operate da numeri telefonici apparentemente riconducibili a banche ed istituti finanziari).

Frodate 48 grandi e medie imprese, per un ammontare complessivo di oltre 25 milioni di euro di profitti illeciti, dei quali quasi 15 milioni sono stati già recuperati in seguito all’intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni che, al 10 dicembre 2020, ha complessivamente identificato e indagato 674 persone di cui 24 tratte in arresto.
L’attività investigativa realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, funzionale al contrasto di tali fenomeni delittuosi, ha permesso di identificare e indagare 3.741 persone a fronte dei 3.473 denunciati nello stesso periodo dell’anno precedente.
Di seguito le operazioni di Polizia Giudiziaria più significative:
 
5. CYBER-TERRORISMO
Negli ultimi 12 mesi sono notevolmente incrementate rispetto all’anno precedente le segnalazioni, molte delle quali pervenute dai cittadini tramite il portale del Commissariato di P.S. Online, circa la presenza di contenuti illeciti all’interno di spazi e servizi di comunicazione online di ogni genere.
Consistenti sono stati gli sforzi dedicati al contrasto dei fenomeni di radicalizzazione jihadista, nonché volti ad arginare la propaganda del Daesh, che attualmente è veicolata da vari Media Center insistenti nelle province del Califfato che si appoggiano ai c.d. Supporter Generated Content per la diffusione dei contenuti illeciti all’interno delle varie piattaforme di comunicazione.
Monitorati circa 36.000 spazi web e alla rimozione di diversi contenuti inneggianti alla jihad.
 
6. OMMISSARIATO DI PS ONLINE
Il portale del Commissariato di P.S. online è divenuto il punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, o vuole scaricare modulistica e fare segnalazioni.
 


Di particolare importanza le segnalazioni giunte anche sul sito del Commissariato di P.S. on-line per i reati di cyberbullismo, perpetrati da studenti nei confronti di compagni di scuola e non, attraverso i social media, con atti denigratori e diffamatori. Alcune attività sono sfociate nell’emissione da parte dei Questori di provvedimenti di ammonimento anche al fine di responsabilizzare minori autori del reato.

ATTIVITÀ DEL COMMISSARIATO DI PS ONLINE


FAKE NEWS
Nell’ambito del diversificato contesto operativo della Polizia Postale e delle Comunicazioni, particolare attenzione viene costantemente rivolta anche al fenomeno della disinformazione, con un impegno ancor maggiore nel contesto emergenziale vissuto a causa della diffusione del virus Sars-Cov2: la crescente proliferazione delle cd. fake news, sovente caratterizzata da un potenziale impatto negativo sulla salute pubblica e sulla corretta ed efficace comunicazione istituzionale ha imposto di innalzare i livelli di attenzione nell’ottica di un efficace contenimento del particolare fenomeno.
Al riguardo, dall’inizio dell’emergenza COVID-19, sono stati individuati 136 eventi, riconducibili al fenomeno della disinformazione, rispetto ai quali è stato predisposto uno specifico alert funzionale alla veicolazione delle corrette informazioni.