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Scuola/ 2: ottimi i risultati della scuola trentina Invalsi 2021

L’assessore Bisesti e il direttore di Iprase Covi commentano gli esiti della rilevazione

Arrivano i risultati delle rilevazioni INVALSI 2021: come ogni anno, nella prima metà di luglio infatti, L'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione presenta i primi dati delle rilevazioni sugli apprendimenti in Italiano, Matematica e Inglese nella scuola primaria (classi II e V), nella scuola secondaria di primo grado (classe III) e per l'ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.
Per il 2021 si tratta quindi della prima rilevazione standardizzata degli apprendimenti da inizio pandemia e i risultati della rilevazione possono rappresentare un utile strumento per comprendere se e in quale misura lunghi periodi di interruzione della didattica in presenza abbiano prodotto effetti rilevanti sui livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti.
Abbiamo pubblicato nell’articolo precedente (vedi) la situazione in Italia, dalla quale emergono problematicità in alcuni territori nazionali.
Diversa la situazione in Trentino, i cui indicatori esprimono una situazione molto positiva.
 
«Anche quest’anno, pur così particolare, le allieve e gli allievi della scuola della Provincia autonoma di Trento hanno partecipato alle prove INVALSI con grande impegno e serietà, confermandosi ancora una volta tra le regioni del Paese con più alta partecipazione, – commenta l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti. – La PAT ha raggiunto i più alti tassi di copertura, sia del campione sia della popolazione, in tempi molto rapidi ed è stato uno dei territori in cui le prove si sono svolte con minore difficoltà, nonostante le inevitabili problematiche poste dalle norme di sicurezza sanitaria.
«A uno sguardo d’insieme, gli esiti delle scuole della PAT non solo sono tra i migliori d’Italia, ma le scuole trentine sono riuscite a contenere maggiormente gli effetti negativi di lunghi periodi di sospensione della didattica in presenza.
«Più precisamente, il Trentino è l’unico territorio italiano, che nonostante il calo generalizzato dei risultati, riesce a mantenere gli esiti medi significativamente al di sopra della media nazionale, sia rispetto al 2018 sia rispetto al 2019.
«Il risultato eccellente conferma che la scuola trentina si distingue per efficacia ed equità, posizionandosi tra i contesti territoriali in cui la scuola è in grado di garantire a tutti e a ciascuno uguali opportunità di apprendimento.»
 
Anche il direttore di IPRASE Luciano Covi, analizzando i risultati emersi dalle prove INVALSI degli studenti trentini, ribadisce che «come già osservato negli anni scorsi, i risultati della scuola primaria della Provincia di Trento si confermano in linea con la media nazionale, ma già per questi gradi scolastici si osserva una variabilità minore degli esiti rispetto a quello si riscontra su scala nazionale.
«Tale fenomeno potrebbe essere uno dei predittori principali degli ottimi risultati che si riscontrano nella scuola secondaria, di primo e di secondo grado.
«Quando, infatti, a fronte di buoni risultati medi si riesce a contenere la variabilità degli esiti degli allievi, l’equità del sistema scolastico ne risente positivamente, garantendo a un’ampia platea di studenti buone possibilità di successo formativo.
Anche nell’edizione del 2021 gli esiti delle prove di Inglese nelle scuole della PAT (V primaria, III secondaria di primo grado e V secondaria di secondo grado) rappresentano un’eccellenza nazionale, che pongono gli allievi trentini al livello delle migliori e più avanzate esperienze europee.»
 
«Molto buoni sono anche i risultati di Italiano e Matematica: non si discostano molto dalla media nazionale per la scuola primaria, ma divengono molto buoni al termine del primo ciclo d’istruzione, per raggiungere vere punte di eccellenze al termine della scuola secondaria di secondo grado, – commenta ancora Covi. – Inoltre, in questo periodo di pandemia in cui in tutti i territori del Paese si osserva un consistente arretramento degli esiti, le scuole secondarie della PAT sono quelle che contengono maggiormente gli effetti negativi sui livelli di apprendimento e sono le uniche che, sia in Italiano sia in Matematica, riescono a mantenere risultati medi complessivi significativamente superiori alla media nazionale degli anni precedenti alla pandemia.»
 
«Ancora una volta, dunque, dalle prove INVALSI emerge una scuola trentina fortemente coesa e in grado di ottenere ottimi risultati, anche nella scuola secondaria di II grado, dove tipicamente le difficoltà di alcune categorie di allievi aumentano, – spiega ancora Covi. – Inoltre, la nostra scuola mette in evidenza risultati eccellenti non solo nella parte alta o intermedia dei livelli di performance, ma si rivela anche tra le realtà scolastiche più inclusive del Paese.
«Infatti, Trento rivela le percentuali più basse d’Italia di allievi con livelli di competenza non in linea con i traguardi delle Indicazioni nazionali/provinciali. Inoltre, la PAT è l’unico territorio del Paese che nel 2021 riesce ad azzerare la percentuale degli allievi particolarmente fragili (low achievers), ossia gli studenti che hanno risultati sensibilmente più bassi dell’atteso in tutte le discipline osservate (Italiano, Matematica e Inglese) al termine della scuola secondaria di secondo grado.»

A questo link il rapporto INVALSI 2021.
A questo link la Tabella con i risultati in Trentino.

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