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Contrasto al rincaro delle bollette energia

Il Governo stanzia 5,8 miliardi di euro senza ricorrere allo scostamento di bilancio

Il governo è dovuto intervenire per far fronte al rincaro delle bollette dell’energia, che stanno mettendo in ginocchio la popolazione e le imprese.
Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato una manovra da 5,8 miliardi. Secondo gli osservatori economici del Paese, la cifra è insufficiente a contrastare in maniera significativa l’aumento dei costi.
Ma il lato positivo dell’operazione sta nel fatto che per farlo il Governo non ha dovuto ricorrere allo scostamento.
Come ha fatto è presto detto.
Cominciamo dall’IVA, che per il gas è scesa al 5%, mentre quello dell’energia elettrica è stata portata al 10%. In pratica, lo Stato ha deciso di non guadagnare in termini percentuali sui rincari. Quindi, pur mantenendo inalterato il gettito, ha diminuito l’onere per gli utenti.
Quindi ha azzerato gli oneri di sistema, che non c’entrano con i costi dell’energia.
Quindi ha deliberato l’aumento della produzione di gas italiano, che in certo qual modo costituiva rappresentavano parte delle riserve strategiche.
 
A questo link il comunicato stampa emesso dal Consiglio dei Ministri.
 
L’aumento dei prezzi dell’energia è generato in gran parte alle tensioni internazionali che interessano i produttori principali. Ci riferiamo alla Russia e agli stati vicini sui quali passano i gasdotti.
La crisi dell’Ucraina sembra fatta apposta per aumentare i costi dell’energia di origine fossile.
Ovviamente i paesi europei non ci pensano neanche lontanamente di riferirsi all’energia quando minacciano Putin di sanzioni «durissime».
A Biden, però, non spiacerebbe tagliare le forniture di gas della Russia all’Europa per fare un dispetto a Putin. Ricorda una battuta del marito che vuol fare dispetto alla moglie… Da non credere.
L’impianto scenico militare messo in piedi da Putin dovrebbe portare quantomeno alla normalizzazione dei rapporti del Mondo Occidentale con quello Orientale. Le sanzioni fanno male a tutti.
Infine, dobbiamo scordarci l’idea di accogliere nella NATO i paesi che confinano con la Russia. Nessuno stato deve essere più furbo di un altro se vogliamo conservare la pace, che è all’origine del benessere in cui vivono gli europei.

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