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Quattro interventi del Soccorso Alpino del Trentino

Il più complesso è stato l’intervento su cascata di ghiaccio nei pressi del passo Campogrosso, Piccole Dolomiti

Un ice climber del 1976 di Valdagno è stato elitrasportato all'ospedale di Rovereto dopo aver sbattuto la testa ed essersi procurato un sospetto trauma ad un arto inferiore, in seguito a una caduta di circa otto metri mentre stava scalando la cascata di ghiaccio «Mani fredde» nei pressi del passo Campogrosso (Piccole Dolomiti).
L'allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivato poco dopo le 12 da parte dei suoi compagni di cordata.
 
Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell'Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l'intervento dell'elicottero ed ha allertato gli operatori delle Stazioni di Vallagarina, Ala e Recoaro (Soccorso Alpino Veneto).
L'elicottero, dopo aver caricato a bordo un secondo tecnico di soccorso, è volato sul posto ed ha verricellato sul ferito il Tecnico di elisoccorso.
L'ice climber è stato stabilizzato e, in accordo con l'equipe medica, verricellato a bordo dell'elicottero per essere trasferito all'ospedale di Rovereto.
 
In giornata ci sono stati altri tre interventi per soccorrere tre diversi escursionisti infortunatisi alla caviglia.
Il primo intervento alle 10.50 in aiuto ad una donna del 1962 residente a Prato caduta sul sentiero dell'imperatrice verso malga Fevri (Madonna di Campiglio) a una quota di circa 1.600 metri.
È stata raggiunta dagli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio che le hanno prestato le prime cure, la hanno imbarellata e trasportata fino a valle per consegnarla all'ambulanza.
 
Poco dopo, verso le 11.50, i soccorritori della Stazione di Madonna di Campiglio hanno soccorso un altro escursionista del 1965 di Ariano nel Polesine (RO) sul sentiero delle cascate di Vallesinella.
Una volta raggiunto, gli operatori lo hanno stabilizzato, imbarellato e trasportato a spalla con la barella portantina fino al mezzo, per poi trasferirlo al Centro traumatologico di Madonna di Campiglio.
 
Infine, gli operatori della Stazione di Moena hanno soccorso una donna del 1970 residente a Casier (TV) al rifugio Fuciade (Val di Fassa) con un presunto trauma di caviglia.
Dopo averle prestato le prime cure, i soccorritori la hanno immobilizzata nel materassino a depressione e la hanno trasportata a valle con il gatto delle nevi messo a disposizione dal gestore del rifugio, per poi consegnarla all'ambulanza.

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