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Stagione sciistica 2021-2022 , il consuntivo dei Carabinieri

I tracciati sono gestiti con responsabilità. Gli incidenti avvengono per cause riconducibili agli sciatori. Il 9% derivano da scontri e il 2% da impatto contro ostacoli

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Con la Pasqua si è definitivamente chiusa la stagione sciistica 2021-2022, pertanto i Carabinieri hanno steso un consuntivo dell’operato dell’Arma sulle piste trentine.
Il Comando Provinciale dispone infatti di personale specializzato, coordinato dalle dipendenti Compagnie Carabinieri di Cavalese, Riva del Garda, Cles e Rovereto, che viene impiegato per tutta la stagione invernale sui 20 principali comprensori sciistici della Provincia (vengono coperti circa 500 km di piste da sci), con compiti sia di soccorso che di polizia/vigilanza.
Trattasi di circa 40 militari dotati di formazione e attrezzatura specialistica, oltre che di mezzi istituzionali dedicati (11 motoslitte e 1 gatto delle nevi).
 
Rivolgendo l’attenzione sia sui comportamenti degli sciatori, sia sulla corretta gestione dei tracciati, si può trarre la conclusione, da una lettura complessiva dei dati rilevati e soprattutto nella prospettiva della sicurezza, che i comprensori sono gestiti in maniera efficiente e responsabile da parte dei gestori, e che molti degli infortuni dipendono ancora e prevalentemente dalla condotta degli utenti.
Di fatto oltre l’80% dei sinistri è correlato a cause accidentali (errore o cedimento dello sciatore stesso), mentre la rimanente parte è attribuibile a varie cause tra cui il 9% per la collisione tra sciatori e il 2% per impatto contro ostacoli fissi e mobili.


 
Tuttavia queste ultime due situazioni, ancorché residuali, sono quelle che generano i sinistri di maggiore gravità, o con decesso, pertanto anche per la prossima stagione l’impegno dell’Arma si rivolgerà a questi principali obiettivi:
- diffusione/promozione/esposizione delle regole comportamentali base per l’utente, oggi ben disciplinate peraltro dalla nuova normativa di settore;
- monitoraggio ed intervento (con sanzione quando occorre) sui comportamenti degli sciatori più imprudenti;
-  segnalazione, gestione o risoluzione dei pericoli potenziali presenti lungo le piste (sistemazione di reti e protezioni, segnaletica, gestione degli ostacoli e dei margini dei tracciati, etc..), privilegiando, prima ancora di un approccio repressivo (comunque necessario di fronte ad eventuali irresponsabili inerzie), una preliminare attività di consulenza nei confronti dei gestori nell’imminenza dell’apertura delle piste e stagione durante.

Non va dimenticato che in pista gli operatori dell’Arma (alla pari dei colleghi della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza) si distinguono dagli altri soccorritori per il possesso delle qualifiche di polizia giudiziaria, che consentono di seguire e valutare anche i successivi riflessi giudiziari del sinistro essendo chiamati ad accertarne anche le cause e le dinamiche.
Il comunicato conclude segnalando che anche i furti di sci, fortunatamente, sono in calo e su numeri estremamente modesti in relazione alle significative presenze medie giornaliere.

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