Inaugurazione anno accademico 2022/2023

Bisesti «Università di Trento, da 60 anni eccellenza del nostro territorio»

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A poche settimane dalle celebrazioni per i sessant’anni dalla prima lezione a Sociologia, l’Università torna a incontrare la sua comunità e il territorio per l’inaugurazione dell’anno accademico 2022/23.
La cerimonia si è svolta questa mattina nell’auditorium di Palazzo Prodi a Trento.
La mattinata si è aperta con il corteo accademico, a cui sono seguiti gli interventi istituzionali e la prolusione dell’ospite, Francesca Bria, presidente del Fondo nazionale innovazione CDP Venture Capital SGR.
 

 
«L’anno che si chiude è stato particolarmente importante, il 60esimo dalla fondazione della nostra Università, – ha esordito il rettore, Flavio Deflorian. – Oggi il contesto è profondamente mutato rispetto ad allora e penso a cosa significhi, in termini concreti, guardare al futuro con capacità di visione.
«E chiedo a voi: il territorio considera ancora l’Università un elemento strategico? Come può il nostro Ateneo contribuire alla crescita del Trentino e della comunità?
«Questi interrogativi stanno sullo sfondo di un momento non semplice per il nostro Paese. Le conseguenze di crisi economiche, sociali, pandemiche e belliche, insieme a cambiamenti climatici, aumento dei prezzi dell'energia e pressione migratoria hanno messo e stanno mettendo a dura prova l’Italia.»
 
Il rettore ha poi fatto un riferimento specifico alla delega provinciale in materia di Università, sancita dall’Accordo di Milano del 2009 e alla necessità di aggiornare lo statuto di Ateneo.
«Nella cornice della legge delega, e dopo la riforma nazionale dell'Università, è stato approvato nella primavera 2012 il nuovo Statuto dell’Università di Trento.
«L’atto individuava le caratteristiche salienti del ruolo istituzionale, assolutamente rilevante e unico nel panorama italiano, assunto dalla Provincia autonoma in materia di Università.
«Ora mi chiedo - e chiedo a voi, in modo non polemico ma del tutto dialogico - quale significato abbia questa speciale autonomia dell’Università di Trento nel 2022.»


 
«La delega viene esercitata al massimo delle sue potenzialità considerando il ruolo strategico dell’Ateneo per il suo territorio o è rimasta un grazioso orpello sulla carta, utile a rafforzare l’idea di regionalismo e autonomia speciale?
Lo Statuto della nostra Università è ancora efficace e attuale? Possiede aspetti da migliorare?
È rappresentativo di tutte le componenti della comunità universitaria?
Penso sia lecito chiederselo, a distanza di dieci anni dalla sua applicazione.»
 
«In un decennio – ha proseguito Deflorian – è cambiato anche il quadro normativo nazionale di riferimento: circostanza che impone, quantomeno, un aggiornamento di alcuni aspetti del documento.
«È per questa ragione che abbiamo avviato un processo di revisione dello Statuto del 2012 teso a migliorarne alcuni aspetti e permettere di affrontare le sfide che l’Ateneo si troverà a fronteggiare.
«Questo processo avverrà attraverso un esteso confronto con la comunità accademica e con la Provincia.»
 

 
«L’inaugurazione dell’anno accademico è sempre un momento importante per tutta la comunità trentina – sottolinea l’assessore all’università Mirko Bisesti - ancor di più per un Ateneo che ha tracciato un percorso di costante miglioramento che lo ha portato ad essere, in questi primi 60 anni di cammino, una delle eccellenze del nostro territorio.
«Ateneo che sta portando avanti nuove sfide, come il corso di laurea in medicina. Anche in questa occasione la Provincia quindi conferma il suo pieno supporto, al mondo universitario e della ricerca, per lo sviluppo del Trentino.
«Sempre oggi – conclude l’assessore Bisesti – si svolgono le elezioni studentesche per il rinnovo dei rappresentanti degli organi di ateneo e dei consigli di dipartimento. Agli studenti e studentesse rivolgo quindi un invito: andate a votare, siate i veri protagonisti di questo ateneo.»

«Per quanto riguarda la centralità della ricerca universitaria nel sistema trentino mi unisco a quanto ribadito dal rettore Flavio Deflorian e dal presidente del Consiglio di amministrazione, Daniele Finocchiaro, – afferma l'assessore Spinelli. – Dobbiamo inoltre essere orgogliosi della proficua sinergia che c'è tra mondo della formazione, delle imprese, dei centri di ricerca e delle istituzioni locali. Solo così possiamo essere un territorio competitivo e proiettato verso il futuro».