A sessant'anni dalla morte di Erminio «Berto» Azzolini
Sabato scorso, 8 aprile, l'amministrazione comunale e i vigili del fuoco volontari hanno ricordato il tragico episodio diel 1973

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La commemorazione è avvenuta sul luogo dell'incidente, dove, nel 1973, venne eretto un monumento. Erano presenti il sindaco Claudio Soini, il vicesindaco Luigino Lorenzini, il comandante attuale dei vigili del fuoco volontari di Ala, Lorenzo Pruner, l’ispettore distrettuale Alessandro Adami, alcuni volontari, pompieri onorari e allievi vigili del fuoco di Ala, i famigliari (in particolare i figli Mario, Luisa e Milena) ed il parroco di Ala don Alessio Pellegrin.
L'episodio di sessanta anni fa sconvolse Ala e tutti i vigili del fuoco. Erminio Azzolini, per tutti conosciuto come Berto, era comandante dal 1946 ed era responsabile del cantiere comunale; faceva anche parte della banda sociale. All'epoca gli incendi erano più frequenti di oggi, e la Pineta era particolarmente soggetta.
Quello del marzo 1963 non era che l'ennesimo fuoco in quella zona. Azzolini, come suo solito, corse subito sul posto con alcuni volontari; era presente anche il sindaco di allora, Renzo Simonetti. Quest'ultimo, il comandante e il vigile Lamberto Pedrinolla si ritrovano improvvisamente circondati dalle fiamme in una radura.
Cercarono di sfuggire, ma Azzolini rimase impigliato con la giacca; cercò di ripararsi un fosso, ma una fiammata lo investì. Venne tratto in salvo e portatoimmediatamente all'ospedale di Ala con ustioni di secondo e terzo grado. Vi erano speranze si sarebbe ripreso, ma l'8 aprile Azzolini venne colto da un'embolia, conseguenza delle ustioni riportate, e morì. Tutta Ala rimase sconvolta per la tragedia, consumatasi pochi giorni prima di Pasqua.
Nel 1973, sul luogo dell'incidente, venne eretto un monumento, dove periodicamente le autorità ricordano il comandante morto mentre adempiva al suo dovere.
Al comandante Azzolini Giuseppe Caprara dedicò una poesia, «Fiamma Rossa», che venne poi musicata dal maestro Giavina; tuttora viene cantata spesso dal Coro Città di Ala e funge da «inno» dei vigili alensi.
«Erminio Berto Azzolini era un volontario, come lo sono tutti i nostri vigili del fuoco – ha ricordato il sindaco di Ala Claudio Soini – il suo sacrificio ci ricordano le insidie di ogni intervento. I nostri vigili del fuoco mettono a rischio la loro vita per l'incolumità di tutti, una dedizione, la loro, per la quale dobbiamo essere grati».
«Siamo qui per non dimenticare il sacrificio del nostro comandante, una persona amata da tutta Ala, una perdita devastante – ha detto l'attuale comandante dei pompieri di Ala, Lorenzo Pruner – ma anche perché, sebbene le attrezzature siano cambiate rispetto ad allora, che noi vigili del fuoco operiamo sempre in situazioni di pericolo e ogni volontario deve tenere alta la guardia, sempre».