Příbram, Boemia, dedica un parco a Ledro
La località ha dedicato alla Val di Ledro uno dei suoi parchi pubblici

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In occasione del 15° anniversario del gemellaggio con alcuni Comuni della Boemia, una folta delegazione della Val di Ledro è stata a Příbram: una delle località dove tanti concittadini sono stati profughi negli anni della Grande guerra. La località ha dedicato alla Val di Ledro, proprio in questi giorni, uno dei suoi parchi pubblici.
Dai paesi della vallata si sono quindi mossi una cinquantina di ledrensi, guidati dal Comitato gemellaggi e col patrocinio di Comune e Cassa rurale; il coro Cima d’Oro ha raggiunto la zona in aereo, per cantare durante la cerimonia di intitolazione. Tra le autorità, erano presenti il sindaco Renato Girardi e l’assessore Roberto Sartori, per il Comitato gemellaggi la vicepresidente Luisa Boccagni e la segretaria Stefania Oradini.
L’associazione Amici di Boemia e Moravia è stata rappresentata dalla sua presidente Patrizia Bertolini: moglie del compianto Giuliano Pellegrini che, negli anni in cui è stato amministratore, si impegnò insieme ad altri per far nascere il gemellaggio. Proprio a lui, all’interno dello stesso parco, è stata dedicata una panchina. Per l’associazione era presente anche la vicepresidente Klara Kytkova. La Cassa rurale ha partecipato col consigliere Claudio Collotta e della delegazione hanno fatto parte anche il direttore del Museo storico di Trento Giuseppe Ferrandi l’ex senatore Franco Panizza; ancora, gli ex sindaci Achille Brigà e Maurizio Mazzola.
Il gruppo è partito venerdì 26 maggio e, dopo una sosta con visita alla città di Praga, è ripartito per Příbram dove, sabato pomeriggio, col sindaco boemo e i suoi colleghi degli altri Comuni vicini è stato inaugurato il parco. L’area è frutto della bonifica di una ex discarica e ora è ricca di zone per il relax, di uno stagno e di numerose panchine; è attrezzata anche con una serie di targhe, che riportano i nomi dei paesi della Val di Ledro e alcuni cenni storici del periodo in cui i ledrensi furono ospitati qui. Durante la cerimonia Pierangelo Giovanetti ha inoltre presentato il libro appena pubblicato e scritto da Giuliano Pellegrini e Giovanni Terranova «Ricordi dell’esilio in Boemia e Moravia 1915-1918».
Il Comune di Ledro ha omaggiato il «gemello» con una statua realizzata da Giovanni Bailoni: raffigura una famiglia che si accinge a lasciare le case. Durante l’intensa giornata si sono esibiti il coro ledrense e un coro giovanile locale. Dopo la festa, domenica mattina c’è stata infine la visita al santuario di Svata Hora che, presente sopra la cittadina, è molto caro ai ledrensi perché, per i profughi, fu luogo di ritrovo abituale per le cerimonie religiose, soprattutto quella del Corpus Domini, durante gli anni boemi.