Santa Paolina, unica santa trentina festeggiata al paese natale

Fine settimana intenso sull’Altipiano della Vigolana per la sua ricorrenza

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Fine settimana particolarmente intenso sull’Altipiano della Vigolana per la ricorrenza di Santa Paolina, nata Vigolo Vattaro nel 1876 e morta il 9 luglio del 1942 a San Paolo nella casa generalizia della Congregazione che aveva fondato 52 anni prima, Fra eventi civili e religiosi molti i momenti emozionanti, dall’inaugurazione del bosco delle radici ai Frisanchi dove sono state plantumate 5000 piantine, 350 delle quali con targa ricordo di un residente a Vigolo emigrato nel 18° secolo in Brasile alla presenza dell’ass.re Spinelli del presidnte Kaswalder e di una delegazione di 18 persone di Nova Trento e Vigolo in visita in questi giorni alla terra natale dei loro avi oltre a tutte le autorità del comune e degli altri comuni gemellati con varie località del distretto di Nova Trento Fornace ed Albiano.
 
Altro momento importante sabato sera, l’esibizione del gruppo Folk di Nova Trento che assieme a quello di Castello Tesino con il quale sono gemellati, hanno presentato sabato sera un ottimo spettacolo folcloristico.
Domenica al pomeriggio altro momento emozionate al teatro parrocchiale dove la Filo ViVa, ha messo in scena: «La piccola storia di una grande santa che ha ripercorso tutti i passaggi più salienti della vita di Santa Paolina, al secolo Amabile Visintainer, emigrata in Brasile all’età di 10 anni, dove assieme all’amica Virginia Nicolodi di Aldeno ha fondato una Congregazione di suore oggi sono in 300 e sono presenti in tre continenti: Sud America, Italia e Africa.»
 
Molti i momenti di alta emotività per un teatro pieno come da tempo non si vedeva con un gruppo di ben 22 attori fra grandi e piccoli tutti vigolani che hanno saputo trasmettere con grande fedeltà il messaggio di Santa Paolina tutta dedita a Dio che serviva attraverso i poveri, gli abbandonati e i bambini poveri.
Alla sera di domenica la santa Messa con una chiesa che dopo anni si è nuovamente riempita di fedeli presieduta dall’Arcivescovo don Lauro che ha definita santa Paolina: «un’emigrante che ha saputo vivere il vangelo in modo eccezionale donandosi tutta Dio attraverso i poveri».

Una santa che nella sua vita ne ha viste di tutti colori, ma che ha saputo mantenere la sua fede granitica.
Lei ricordava spesso alle sue suore in dialetto vigolano: «mi no vardo ne avanti ne endrè ma vardo ensù».
Molto soddisfatte le 3 suore della Congregazione della santa presenti a Vigolo: Suor Marli, Suor Anna, già superiora generale e suor Teresina. Festa anche al grande santuario di Vigolo in Brasile dove erano presenti più di 15 mila persone.