Carte della pericolosità, approvato il primo aggiornamento
Il documento valuta il territorio sulla base di eventuali crolli e di interventi di messa in sicurezza
Scatta il primo aggiornamento delle Carte della pericolosità relative al territorio trentino, dalle quali emergono eventuali pericoli connessi a fenomeni idrogeologici.
Il documento è stato approvato dalla Giunta provinciale di Trento, sulla base del lavoro di approfondimento compiuto dai Servizi Geologico e Bacini montani, che hanno apportato alcune integrazioni sulla base degli eventi di crollo e degli interventi realizzati dal 2020 ad oggi a garanzia della sicurezza, ad esempio a Magras (Val di Sole) e a Cadino di Faedo, dove sono stati realizzati dei vallotomi.
La normativa relativa allo strumento delle Carte della pericolosità - che fanno riferimento al Pup - prevede che queste siano aggiornate periodicamente in funzione delle istanze presentate dalle Amministrazioni locali, dei privati e delle strutture provinciali in seguito ad approfondimenti, studi e nuovi fenomeni idrogeologici.
Contestualmente, è previsto un percorso di aggiornamento della Carta di sintesi della pericolosità svolto in coordinamento tra le diverse strutture provinciali di riferimento, in materia idrogeologica e urbanistica.
Sulla base di questi presupposti, è stata sviluppata un’analisi delle segnalazioni e delle istanze ricevute dalla Provincia, i cui risultati sono stati presentati e valutati in seno alla Conferenza dei servizi. In quel contesto, i Servizi Geologico e Bacini montani hanno proposto anche la modifica dei criteri di trasposizione della pericolosità in tema di crolli rocciosi e pericolosità alluvionale fluviale.
Le modifiche sono state infine illustrate alle Amministrazioni comunali territorialmente interessate, con la possibilità di presentare eventuali osservazioni.
Scaduto il termine di 60 giorni, quando le Carte della pericolosità saranno pubblicate sul Bur potranno essere consultate attraverso il sito della Protezione civile del Trentino.