Il Cibio diventa Dipartimento dell’Università di Trento
La decisione ratificata oggi dal Cda dell’Ateneo. Il nuovo dipartimento conserverà la sua denominazione originaria. A guidarlo sarà sempre Alessandro Quattrone
Alessandro Quattrone - ©Romano Magrone.
Da lunedì prossimo 1 ottobre, l’Università di Trento avrà un dipartimento in più: il Dipartimento Cibio. Il centro infatti diventerà una struttura dipartimentale che nel nome conserverà l’acronimo Cibio e si aggiungerà agli altri dieci dipartimenti dell’Ateneo.
Un’evoluzione che porterà a consolidare l’autonomia finanziaria e contabile alla struttura e la renderà più stabile, più visibile e competitiva nell’ambito delle valutazioni nazionali di ricerca.
La costituzione del nuovo Dipartimento è stata deliberata dal Senato accademico nei giorni scorsi e ratificata oggi con il parere positivo espresso dal Consiglio di Amministrazione.
A decidere di trasformare il Centro in Dipartimento, il raggiungimento dei criteri di base previsti dalla normativa (Riforma Gelmini, legge 240 del 2010) per quanto riguarda la disponibilità di risorse, locali e persone.
A guidare il nuovo dipartimento è stato eletto il professor Alessandro Quattrone, già direttore del Centro.
Il suo mandato, ottenuto all’unanimità (i votanti sono stati 43 su 50 aventi diritto), durerà tre anni e sarà rinnovabile per una volta.
Con l’elezione al Dipartimento Cibio si conclude la tornata elettorale che nelle scorse settimane ha visto riconferme e cambi al vertice nei dipartimenti dell’Ateneo.
I nuovi direttori sono: Mario Diani riconfermato a Sociologia e Ricerca sociale, Fulvio Cortese a Giurisprudenza, Flavio Bazzana a Economia e Management, Marco Gozzi a Lettere e Filosofia, Dario Petri riconfermato a Ingegneria industriale, Marco Andreatta a Matematica, Giulio Monaco a Fisica, Niculae Sebe riconfermato a Ingegneria e Scienza dell’informazione, Oreste Bursi a Ingegneria civile, ambientale e meccanica e Alessandro Quattrone a Biologia Integrata.
L’unico Dipartimento che non ha rinnovato il proprio vertice è stato Psicologia e Scienze cognitive, dove la professoressa Paola Venuti, eletta a gennaio 2017, rimarrà in carica fino al 30 settembre 2019.
Altre regole e altre tempistiche invece per i vertici dei centri di Ateneo (Centro Agricoltura Alimenti Ambiente diretto da Ilaria Pertot, Centro interdipartimentale Mente/Cervello diretto da Carlo Miniussi e Scuola di Studi internazionali, diretta da Andrea Fracasso), che vengono nominati direttamente dal Senato accademico.
Il Dipartimento Cibio
Nato nel 2007 come Centro interdipartimentale di Biologia integrata (Cibio) fra i dipartimenti di Fisica, Ingegneria e Scienza dell’Informazione, Matematica e Ingegneria dei materiali e tecnologie industriali dell’Università di Trento, il Dipartimento si occupa di biotecnologie per la salute umana.
Articolato in laboratori guidati da ricercatori (principal investigators) indipendenti, è diviso in quattro principali aree: genomica e biologia del cancro; biologia cellulare e molecolare; microbiologia e biologia sintetica; biologia dello sviluppo e neurobiologia.
La cifra del Dipartimento è un sistema nel quale la scienza di base coesiste con l’innovazione nella ricerca di nuovi metodi di diagnosi e terapia delle malattie.
Altro tratto distintivo è la forte integrazione di saperi, ottenuta tramite la fusione della biologia cellulare e molecolare classica con i nuovi strumenti offerti dalla bioinformatica e dalle nanotecnologie, e con il concorso di chimica, fisica, informatica, matematica e ingegneria ad arricchire gli strumenti del biotecnologo.
La componente infrastrutturale del dipartimento è organizzata in core facilities, piattaforme tecnologiche gestite da personale altamente specializzato, che supportano le attività di ricerca dei laboratori oltre che offrire un servizio a disposizione del territorio per la ricerca in campo biomedico e biotecnologico.
In particolare il Dipartimento ha sviluppato piattaforme tecnologiche specializzate in: sequenziamento del DNA; screening di molecole e sviluppo di microarray; microscopia avanzata; separazione e analisi cellulare; bioinformatica; proteomica; tecnologie cellulari e correzione genomica.
Alessandro Quattrone
È professore ordinario all’Università di Trento, dove insegna patologia molecolare e controllo traduzionale, e dove è arrivato nel 2006 col mandato di fondare il Centro per la Biologia Integrata, del quale è tuttora direttore.
È stato prorettore per il supporto alla ricerca della stessa Università e professore a contratto nelle università di Firenze e Parma, direttore di ricerca all'IRCCS di San Giovanni Rotondo, visiting scientist ai National Institutes of the Health americani e associate professor alla West Virginia University e Johns Hopkins University.
Studia da trent’anni la regolazione dell'espressione dei geni, come questa realizzi funzioni complesse dell'organismo e come questa possa essere sfruttata per sortire effetti terapeutici nei tumori e in patologie delle cellule nervose.
Ha pubblicato più di 120 articoli su riviste internazionali. È membro di varie società scientifiche nazionali e internazionali, e svolge attività di divulgazione.
È consulente di fondi di investimento per la valutazione scientifica di idee d'impresa e fondatore di startup ed è nello scientific advisory board di varie aziende biotecnologiche.