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È nato SMACT, il «competence center» del triveneto

Il nome della società è l’acronimo delle 5 tecnologie di cui si occuperà: Social, Mobile, Analytics, Cloud e Internet of Things

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Questa mattina, nella prestigiosa cornice del Palazzo del Bo dell’Università di Padova, i rappresentanti di 40 enti pubblici e privati hanno firmato l’atto costitutivo della società consortile per azioni SMACT, che gestirà il Centro di Competenza del Triveneto per favorire le collaborazioni tra ricerca e impresa nelle tecnologie «Industria 4.0».
Il nome della società è l’acronimo delle 5 tecnologie di cui si occuperà: Social, Mobile, Analytics, Cloud e Internet of Things.
I soci fondatori di SMACT sono 8 università del Triveneto (Padova, Verona, Ca’ Foscari, IUAV, Trento, Bolzano, Udine e SISSA di Trieste), due enti di ricerca (l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la Fondazione Bruno Kessler), la Camera di Commercio di Padova e 29 aziende private:
ACCA software, Adige, Brovedani Group, CAREL Industries, Corvallis, Danieli & C. Officine Meccaniche, DBA lab, Electrolux Italia, EnginSoft, Eurosystem, Gruppo PAM, Innovation Factory, Intesa Sanpaolo, Keyline, Lean Experience Factory, Microtec, Miriade, Omitech, Optoelettronica Italia, OVS, SAVE, Schneider Electric, TEXA, TFM Automotive & Industry, Thetis, TIM, Umana, Wartsila Italia, Como Next.
 
Il Centro di Competenza ha ottenuto un finanziamento di 7 milioni di Euro dal Ministero dello Sviluppo Economico per operare principalmente in 3 ambiti:
1)  orientamento alle imprese, in particolare PMI, attraverso la predisposizione di una serie di strumenti volti a supportarle nel valutare il loro livello di maturità digitale e tecnologica;
2)  formazione alle imprese, al fine di promuovere e diffondere le competenze in ambito Industria 4.0 mediante attività di formazione in aula, sulla linea produttiva e su applicazioni reali;
3)  progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, proposti dalle imprese, e fornitura di servizi di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0, anche attraverso azioni di stimolo alla domanda di innovazione da parte delle imprese, in particolare delle PMI.
 
L’organo amministrativo di SMACT sarà un Consiglio di Gestione di 7 componenti guidato dal prof. Fabrizio Dughiero, prorettore dell’Università di Padova per il trasferimento tecnologico.
La sede legale e amministrativa dello SMACT è al Campus Economico San Giobbe dell'Università Ca' Foscari Venezia.
Il presidente del consiglio di vigilanza sarà Daniele Finocchiaro, presidente del consiglio di amministrazione dell'Università di Trento.
  La dichiarazione del neo-presidente di SMACT 
«Dopo circa due anni di lavoro, iniziato con un accordo dei Rettori del Triveneto firmato il 30.9.2016, finalmente trova compimento la costituzione di SMACT.
«Attraverso questa nuova forma di partenariato pubblico-privato si vuole far crescere la cultura digitale delle nostre imprese, soprattutto le PMI.
«La formazione, la dimostrazione sul campo e lo sviluppo di progetti di innovazione ad alto contenuto tecnologico saranno gli assi portanti del Centro.
«Da gennaio saremo già operativi con le sedi principali di Padova, Trento/Bolzano e Trieste/Udine, dove saranno collocate le cosiddette live demo, vere e proprie navi-scuola in cui le tecnologie potranno essere toccate con mano.»
 
Il prof. Dughiero ha già firmato l’accordo per la concessione del finanziamento da parte del MISE.
La società sarà gestita da un management team di alta professionalità comprendente un Direttore Generale e 6 collaboratori.
Il primo passo operativo di SMACT sarà la pubblicazione del bando di selezione del Direttore Generale.

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