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Villa Lagarina, la street art è alla rotatoria di Piazzo

Nel corso del weekend i ragazzi dell’Associazione Multiverso hanno dato una mano per installare l'opera dello street artist Alessandro Etnik

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L’arte colora e arricchisce la rotonda sulla strada provinciale che conduce all’abitato di Piazzo: nel corso del weekend, i ragazzi dell’Associazione Multiverso hanno dato una mano per installare l'opera dello street artist Alessandro Etnik.
Si tratta della terza edizione del progetto #Tag38060, promosso dal Tavolo giovani Destra Adige.
«Nelle mie opere coesistono sempre elementi urbani e naturali» spiega l’artista.
«Negli scorsi anni abbiamo puntato molto sulla promozione anche di laboratori artistici – spiega il presidente di Multiverso Marco Maffei – stavolta abbiamo pensato di puntare sulla residenzialità di un artista che, per un breve periodo, ha trasferito tutto il proprio lavoro qui: un modello molto utilizzato in varie capitali europee.»
Per il consigliere delegato alle politiche giovanili Jacopo Cont: «Ci piacerebbe iniziare un ragionamento ampio: abbiamo sempre descritto e raccontato il territorio in modo tradizionale, mentre quello della street art può diventare un nuovo e interessante canale di comunicazione».
 

 
L’artista ha realizzato una serie di blocchi a voler rappresentare un agglomerato urbano.
Il materiale scelto è il legno, che poi viene stuccato e smaltato, diventando più resistente alla pioggia, e quindi viene ancorato al terreno.
«La durata dell’opera è legata alla durata del legno che la compone – spiega Etnik – ho voluto creare qualcosa di molto colorato e questo progetto rientra in un percorso con 10 opere: 5 muri e 5 installazioni, che nel corso del 2019 realizzerò in località anche molto lontane: una negli Stati uniti, una in Spagna solo per citarne alcune. Anche a Villa Lagarina, come faccio di solito nelle mie creazioni, fondo natura e cemento: qui propongo geometrie puntando sul fatto che la natura c’è già, con l’erba e i due ulivi presenti sulla rotatoria.»
Il lavoro sulle 10 opere trae origine da alcuni spunti filosofici.
«Sono partito dai cinque solidi platonici, a cui sono associati 5 elementi naturali: terra, aria, fuoco, acqua e universo. Qui a Piazzo mi concentro sul cubo e dunque sulla terra.»
Etnik vive della propria arte ormai da 25 anni: viene dal mondo dei graffiti e poi ha ampliato i suoi studi anche alle installazioni.
 

 
Chi fosse interessato a dare un’occhiata alle opere di Etnik, può visitare la il profilo Facebook Alessandro Etnik, la pagina ETNIK (maiuscolo altrimenti appaiono altre pagine), oppure il profilo Instagram etnik-art.
Marco Maffei è il presidente dell’Associazione Multiverso e spiga: «Questo è uno dei progetti del Tavolo giovani. Siamo partiti 3 anni fa con i graffiti sul municipio e al Parco dei sorrisi, quindi c’è stato il graffito su un muro a Nogaredo e quest’anno siamo passati a un’installazione, qui nella rotatoria di Piazzo. Il patrimonio di opere di street art presenti nella zona comincia dunque a diventare importante e può rappresentare una interessante lettura del territorio.»
Per il consigliere comunale delegato alle politiche giovanili, Jacopo Cont: «Rispetto alle due precedenti edizioni del progetto, stavolta non sono stati proposti laboratori di street art e dunque non abbiamo portato l’iniziativa nelle scuole. È parso più interessante provare l’esperienza di una residenza temporanea di un artista, ospitato in strutture comunali. Abbiamo comunque coinvolto le persone, con alcune serate di presentazione. Questa vitalità artistica può creare un bel sottofondo culturale e farci iniziare un ragionamento allargato sulla presenza di opere di street art in Destra Adige. Sottolineo che l’idea e il progetto nascono dai giovani, in questo caso da Multiverso, a cui rinnoviamo il nostro sostegno e a cui facciamo i complimenti.»

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