Le terme trentine fanno rete per educare agli stili di vita sani

I comportamenti quotidiani scorretti riducono drasticamente l'aspettativa di vita e rappresentano una minaccia per la salute delle comunità

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Quando si parla di salute, pensare che medici, ospedali e farmaci possano risolvere ogni problema è sbagliato oltre che controproducente.
È di fatto un frequente alibi per adottare comportamenti dannosi e che riducono la propria aspettativa di vita.
L'ultima conferma, in ordine di tempo, è arrivata da una ricerca del CDC americano (Centers for disease control and prevention) che ha indagato l'impatto che l'adozione di 5 azioni virtuose ha sull'aspettativa di vita: dieta sana, attività fisica, astinenza dal fumo, limitato consumo di alcool, basso indice di massa corporea (BMI).
Lo studio mostra che l'aderenza a tali fattori può aumentare l'aspettativa di vita a 50 anni di 14 anni per le donne e di 12,2 per gli uomini.
Il motivo di tali risultati è presto detto: le malattie croniche cardiovascolari, respiratorie e metaboliche sono ormai tra le principali cause di morte nel mondo ricco.
 

 
Ma i comportamenti, oltre a ridurre tali patologie, hanno un impatto sociale spesso sottovalutato: permettono alla sanità pubblica di risparmiare enormi risorse, che sarebbe così possibile utilizzare in modo migliore.
In questo senso, è quindi determinante che anche le istituzioni operanti nel mondo della sanità si facciano portatrici dirette di questo cruciale messaggio. E i centri termali non fanno certo eccezione, anzi.
«È opportuno che le Terme riconsiderino e riconfigurino il proprio ruolo» spiega il direttore sanitario delle terme di Pejo, Marino Migazzi.
«Non devono più considerarsi (ed essere considerate dal pubblico) unicamente come luogo di cura, ma devono essere anche un nuovo punto di riferimento territoriale per la comunità dei residenti e dei visitatori, nel quale viene promossa la salute e la cultura del benessere psico-fisico, nonché per la prevenzione delle malattie.»
 

 
È proprio per avviare tale percorso di ripensamento del ruolo delle Terme che le Terme di Pejo, in collaborazione con il comune di Peio, l'APT della Val di Sole, l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento, organizzeranno giovedì 19 settembre alle ore 18 un incontro pubblico dal titolo «Salute e benessere: una questione di stile».
All'incontro, in programma nell'auditorium delle Terme di Pejo, interverranno Silva Franchini, responsabile del Servizio Promozione ed Educazione alla salute dell'APSS; Francesco Pizzo, dirigente medico del
Dipartimento Prevenzione dell’APSS e William Mantovani, responsabile del Servizio coordinamento screening dell'APSS. Modera l’incontro Marino Migazzi, direttore sanitario delle Terme di Pejo.
«Senza il contributo attivo e il coinvolgimento in prima persona dei cittadini, il sistema sanitario pubblico, fiore all'occhiello della nostra provincia e, più in generale, il Servizio Sanitario Nazionale, non può pensare di avere un futuro roseo. Occorre diffondere quindi una ritrovata cultura del corpo, della psiche e della vita attiva. Tutti ambiti nei quali i nostri centri termali possono offrire un contributo determinante», aggiunge Migazzi.